Al bimbo solo alimenti specifici per la prima infanzia

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/05/2014 Aggiornato il 22/05/2014

Numerosi studi dimostrano che l’alimentazione dei primi anni di vita influisce sulla salute del bambino e dell’adulto di domani

Al bimbo solo alimenti specifici per la prima infanzia

Niente di più sbagliato che nutrire i nostri bambini con gli alimenti degli adulti! Soprattutto nei primi tre anni, i prodotti specifici della prima infanzia sono insostituibili.

Un momento delicato a partire dallo svezzamento

L’età evolutiva, che va dalla nascita all’adolescenza, rappresenta un momento delicato in cui una dieta equilibrata contribuisce alla crescita e allo sviluppo del bambino e aiuta a prevenire l’insorgere di numerose patologie nel futuro adulto. L’educazione alimentare del bambino comincia con lo svezzamento, che garantisce i nutrienti necessari alla crescita, ma svolge anche l’importante compito di insegnare le sane abitudini alimentari a tavola.

Il parere dell’esperto

Secondo il pediatra Gianni Bona, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Università del Piemonte Orientale di Novara, l’alimentazione dell’infanzia è l’insieme dei comportamenti da seguire fino al compimento del terzo anno di vita. E riportando le sue stesse parole: “Dal sesto mese, il neonato è pronto, dal punto di vista psicologico, motorio e digestivo, a un altro tipo di nutrimento e integrazione del latte materno. L’educazione nutrizionale del bambino comincia durante questa fase della vita: la conoscenza di nuovi gusti e sapori inciderà sulle abitudini alimentari e contribuirà alla salute del futuro adulto”.

Solo prodotti per la prima infanzia

È fondamentale garantire anche dopo il primo anno, un’alimentazione specifica per l’infanzia in grado di assicurare i nutrienti fondamentali come proteine e ferro. Anche per questo, contrariamente a quanto si pensa, è bene non somministrare latte vaccino, almeno fino all’anno di vita, meglio ancora fino al secondo anno, perché è un alimento troppo ricco in proteine, ma povero in ferro. Purtroppo, la minor disponibilità economica delle famiglie ha ridotto gli acquisti dei prodotti per la prima infanzia, a scapito di alimenti per adulti. Eppure, non va dimenticato che i prodotti specifici per bambini sono molto più sicuri rispetto a quelli comuni, anche perché la legislazione che li norma è molto più restrittiva rispetto a quella generale, in termini di sicurezza delle materie prime  (selezione dei fornitori, rintracciabilità, analisi chimico-fisiche e microbiologiche, procedure di produzione rigorosamente controllate).

Maggiori controlli e divieti

Per esempio, i contaminanti tossici presenti negli alimenti agiscono in tutte le fasce di età, ma sono ben più pericolosi nei primi anni di vita, in cui il bimbo, cresce rapidamente e si sviluppa dal punto di vista funzionale. Ecco perché i valori massimi consentiti di alcuni contaminanti sono fino a quaranta volte inferiori rispetto a quelli degli alimenti comuni.

In breve

I BAMBINI NON SONO PICCOLI ADULTI

Per sintetizzare l’importanza di nutrire i bambini con alimenti ad hoc per la prima infanzia, riportiamo le parole del dottor Bona: “Nulla di più sbagliato considerare il bambino un piccolo adulto”.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Uovo chiaro o concepimento tardivo?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Solo una seconda ecografia può permettere di appurare se la gravidanza è in evoluzione o no, mentre il solo valore delle beta non basta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti