Coinvolgere il bambino nella preparazione dei pasti
A cura di “La Redazione”Pubblicato il 14/01/2015Aggiornato il 26/01/2015
È già ora di farsi aiutare in cucina, così da stimolare il bimbo a conoscere nuovi sapori e consistenze diverse
Il bambino è naturalmente animato da una spiccata curiosità. Tale caratteristica può essere “sfruttata” a proprio vantaggio durante lo svezzamento, e a maggior ragione se il piccolo mostra delle riluttanze. Coinvolgendolo nella preparazione dei pasti, si susciterà appunto la sua curiosità e sarà più facile fargli poi accettare quello che anche lui ha “preparato”.
Si può cominciare spiegando al bambino passo passo quello che si sta facendo, dicendogli per esempio “adesso prendiamo le verdure, le laviamo bene sotto l’acqua e poi le mettiamo a cuocere nella pentola”.
La mamma può anche farsi aiutare dal piccolo ad apparecchiare la tavola, facendogli portare, per esempio, la bavetta e la tazza magica o il biberon. Via via che il bambino cresce, può naturalmente aumentare il suo livello di coinvolgimento, affidandogli compiti sempre più “impegnativi”.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo. »
Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza. »
Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei. »
In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale. »
Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante. »