Prima pappa: sbagliano 7 genitori su 10

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/10/2019 Aggiornato il 30/10/2019

L’approccio con la prima pappa è un momento delicato nella vita del piccolo. Ma, mentre tutti i genitori sono consapevoli dell’importanza dello svezzamento, molti ancora sbagliano nella scelta degli alimenti

Prima pappa: sbagliano 7 genitori su 10

Il sentimento che accomuna molti genitori alle prese con la prima pappa è per lo più l’ansia. Ma – come è noto – l’ansia è spesso una cattiva consigliera.  Sono, infatti, ben 6 genitori su 10 a sentirsi ansiosi in corrispondenza dell’inizio dello svezzamento, quando cioè il bebè si appresta a mangiare la prima pappa.

Un’indagine sullo svezzamento

Il dato arriva da un’indagine realizzata dal centro ricerche e analisi Edelman Intelligence, condotta per cercare di capire come si comportano le mamme e i papà quando è il momento di fare le prime scelte legate all’alimentazione dei propri figli.

Molti errori

Se l’attenzione a garantire un’alimentazione adatta a ogni fase della crescita del proprio piccolo sembra essere – almeno in teoria – un valore riconosciuto da tutti i genitori intervistati, nella pratica, però, ben 7 genitori su 10 scelgono per il proprio bambino durante lo svezzamento le stesse pietanze che preparano per tutta la famiglia. Solo il 30% orienta le proprie scelte verso un’alimentazione specifica per l’infanzia.

Tanta confusione

Nei criteri che guidano l’acquisto di alimenti per bambini – durante lo svezzamento ma non solo – i genitori sono alla ricerca di maggiore chiarezza: sebbene, infatti, la loro attenzione sembrerebbe essere focalizzata soprattutto sull’origine e sulla qualità degli alimenti, in realtà un genitore su tre ammette di non avere sufficienti informazioni sulla provenienza e sulle caratteristiche nutrizionali dei cibi che dà al proprio figlio, e più della metà degli intervistati afferma di sentirsi “inondato” e “stordito” dalla quantità di indicazioni che riceve sullo svezzamento, senza però riuscire ad avere le idee chiare su quello che è importante per la salute del piccolo.

Maggiore chiarezza

Che cosa vorrebbero allora i genitori? Dall’indagine emerge che mamme e papà vorrebbero avere informazioni più chiare sul prodotto, sulla qualità delle materie prime di cui è composto e sul processo produttivo da cui nasce. In particolare, tra le aspettative della quasi totalità dei genitori intervistati nei confronti delle aziende produttrici di alimenti per l’infanzia c’è al primo posto la richiesta di una maggiore precisione sull’origine delle materie prime, seguita da un’etichetta più chiara e con maggiori informazioni anche sulla specifica fase di vita del bambino. Al terzo posto, infine, un confezionamento che permetta di vedere consistenza e aspetto esteriore del prodotto, caratteristica considerata importante per l’81% dei genitori.

 

 

 

 
 
 

In breve

QUANDO COMINCIARE

L’età giusta per lo svezzamento del piccolo è 6 mesi, ma verso già verso i 4 si può cominciare a proporre al bebè i primi assaggi di frutta omogeneizzata.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Gravidanza che non inizia in allattamento, dopo 4 mesi di tentativi: che fare?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Le gravidanze non si avviano premendo un interruttore. Ci possono volere mesi di tentativi prima di iniziarne una, soprattutto se si sta ancora allattando perché se è vero che l'allattamento al seno non assicura la contraccezione, lo è altrettanto che può rendere più difficile concepire.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti