Il grande giorno della prima pappa è arrivato e i dubbi delle mamme si moltiplicano. La mangerà? La sputerà? E soprattutto: come si preparano le prime pappe per i neonati?
Va detto, innanzitutto, che certe rigidità che caratterizzavano l’avvio dello svezzamento fino a qualche tempo fa sono in parte cadute. Ora si lascia più “margini di manovra” alle mamme per preparare le prime pappe dei neonati, sempre nel rispetto di alcune regole, prima fra tutte quella della gradualità. E sempre di concerto con il proprio pediatra.
Come si inizia a fare lo svezzamento?
Il passaggio da un’alimentazione esclusiva di solo latte (materno o formulato) avviene tra i 4 e i 6 mesi, quando la fase di crescita richiede l’apporto di sostanze nutritive che il solo latte non è più in grado di assicurare a suffcienza.
Con l’avvio dello svezzamento la dieta del bambino si arricchisce via via di tutta una serie di alimenti, ai quali l’organismo del piccolo deve piano piano abituarsi: cereali, verdure, formaggio, frutta, carne, pesce, uova.
All’inizio la prima pappa consisterà in un piatto unico a base di farine di cereali prive di glutine (come la crema di riso e di mais e tapioca) e di omogeneizzato di carne (30 g) e, in seguito, di pesce (30 g). Base della prima pappa è il brodo vegetale, preparato all’inizio facendo bollire una patata e una carota, e arricchendolo via via con altri vegetali, sempre monitorando attentamente le reazioni del bambino.
Cosa introdurre a 6 mesi?
Il bebè ha una predilezione naturale per il gusto dolce; si può così avvicinarlo ai primi assaggi con il cucchiaino partendo dalla frutta frullata o omogeneizzata, in modo da superare più facilmente una sua eventuale avversità verso i primi cibi solidi. Superato con successo questo primo step, si può proseguire con la pappa a base di farine lattee (sempre per restare sul dolce) o di cereali senza glutine, condita con un cucchiaino di olio extravergine di oliva a crudo e uno di formaggio grana grattugiato.
Quanti pasti fa un neonato a 6 mesi?
Naturalmente l’introduzione della prima pappa non vuol dire eliminare le poppate di latte che restano la base principale della sua alimentazione. Considerando che di norma la prima pappa sostituisce la poppata di mezzogiorno e rappresenta quindi il suo pasto principale, restano inviate le altre poppate: del mattino, del pomeriggio e della sera. Si può spezzare la mattina o il pomeriggio con uno spuntino a base di frutta frullata o di omogeneizzato alla frutta con un biscotto per l’infanzia (all’inizio anche sotto forma di granulato nella dose di un cucchiaino, per passare poi ai classici biscottini che si sciolgono in bocca).
Cosa dare da mangiare al bambino di 7 mesi?
L’impianto dello svezzamento non cambia, ma si può cominciare a introdurre la prima pastina (all’inizio nei formati più piccoli, e poi via via sempre più grandi). Altra grande novità è rappresentata dalla pappa della sera che va, quindi, a sostituire un’altra poppata di latte. Non ci sono regole rigide e anche in questo caso vale il buon senso della mamma nel cercare di variare il più possibile la dieta del piccolo, sebbene ancora molto limitata nell’utilizzo degli ingredienti. Se però, per esempio, il piccolo a mezzogiorno ha mangiato la pappa con la carne, alla sera gli si può proporre la pastina con il formaggino.
Quanti pasti deve fare un bimbo di 8 mesi?
Man mano che ci si avvicina all’anno di età che segna uno spartiacque tra lo svezzamento del neonato – che a questa età può dirsi concluso – e l’alimentazione del bambino, la dieta del piccolo si arricchisce sempre più di nuovi ingredienti e sapori fino ad assomigliare all’alimentazione di mamma e papà. Anche lo schema alimentare è sempre più simile a quello dell’adulto e vanno perciò considerati sostanzialmente 5 pasti al giorno: colazione/poppata, spuntino (un frutto, uno yogurt oppure un biscotto per l’infanzia), pranzo/pappa, merenda (come la colazione oppure una poppata), cena/pappa. Prima della nanna, se il piccolo lo gradisce, gli si può concedere un’altra poppata di latte che, però, soddisfa di più il bisogno di una coccola che una reale esigenza nutritiva.
Ecco di seguito una vasta proposta di ricette per lo svezzamento 6-8 mesi, cui attingere in modo da offrire al piccolo una dieta equilibrata, ma il più possibile varia e completa di tutti i nutrienti e abituarlo così ai diversi gusti e consistenze dei cibi.
A cura di Elisa Carcano. Aggiornato marzo 2022
Età: da 6 mesi. Difficoltà: bassa. Lista della spesa: crema di mais e tapioca, carote, patate, lattuga, coniglio omogeneizzato, olio extravergine d'oliva. »