Uovo: quando è indicato per il bebè?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/10/2012 Aggiornato il 24/10/2012

L’uovo è indicato per il bebè  in quanto è molto nutriente. Occorre, però, iniziare  con il tuorlo a 10 mesi e aggiungere l’albume solo dopo l’anno perché è più a rischio di allergia  

Uovo: quando è indicato per il bebè?

L’uovo è un alimento molto importante nell’alimentazione degli adulti e anche per il bebè, ma spesso gli si punta il dito contro. Invece, è molto nutriente e quindi va introdotto nella dieta del bebè.Va però proposto  dopo i dieci mesi (il solo tuorlo), perché è a rischio di allergia (soprattutto l’albume che va dato dopo l’anno di età).

tante proprietà

L’uovo per il bebè è innanzitutto un’ottima fonte di proteine (ogni uovo ne contiene circa 7 grammi, di cui 5 nell’albume e 2 nel tuorlo), cosiddette nobili, cioè ad alto valore biologico, in quanto complete di tutti gli aminoacidi (le loro unità-base) essenziali (otto nell’adulto e nove nel bambino), che l’organismo non è in grado di produrre da solo ma deve assumere con il cibo. Inoltre, è ricco di vitamina A, fondamentale per il benessere della pelle, degli occhi e delle mucose (tessuti di rivestimento interno).
Nell’uovo sono presenti anche sali minerali essenziali per la crescita del bambino come il calcio (utile per ossa e denti), il ferro (per la formazione dei globuli rossi, cellule del sangue, e il funzionamento del sistema nervoso), il potassio (regola l’equilibrio tra sali e liquidi e aiuta il funzionamento di nervi e muscoli). Infine, l’uovo per il bebè è importante perché è ricco di grassi insaturi (monoinsaturi e polinsaturi) benefici per la salute e contiene anche una discreta quantità di acido linoleico, un grasso essenziale per i muscoli.

anche colesterolo

Per quanto nutrienti ed essenziali per uno sviluppo sano del bambino, bisogna però anche dire che le uova contengono molto colesterolo (circa 200 mg per un uovo di media grandezza). Questa sostanza, presente soprattutto nel tuorlo, si deposita sulla parete dei vasi e con il tempo può ostruirli. Anche se il colesterolo dipende soprattutto dalla predisposizione che l’organismo ha nel produrlo e quindi in misura minore dall’alimentazione, i Larn (Livelli di assunzione giornalieri raccomandati di nutrienti per la popolazione italiana) consigliano, per quanto riguarda il bebè, di offrire l’uovo non più di una volta la settimana, per non caricare in maniera eccessiva l’organismo di questa sostanza.

quando darglielo

Il tuorlo (il rosso) è la parte dell’uovo meno a rischio di allergia. Pertanto, può essere introdotto, come piccolo assaggio, nell’alimentazione del bambino a partire dal 10° mese di vita, sodo sbriciolato nella pappa. Il bianco è la parte più proteica dell’uovo e quindi più a rischio di provocare reazioni allergiche. Le uova, infatti, contengono diverse proteine, alcune delle quali, come l’ovoalbumina, l’ovotransferrina e la lisozima, molto allergizzanti. Per questo motivo l’albume va proposto dopo l’anno, per esempio alla coque.

attenzione alla scelta

Quando si acquistano le uova, sarebbe meglio scegliere quelle prodotte con metodi poco intensivi (per esempio, da allevamenti a terra) che prediligano la qualità piuttosto che la quantità. Esistono anche le uova biologiche: le aziende produttrici dichiarano che sono più sicure, in quanto le galline sono sottoposte ad allevamenti “poco stressanti” e più controllati.
 

In breve

HA MOLTI BENEFICI PER L'ORGANISMO DEL PICCOLO

L’uovo è molto nutriente e quindi va introdotto nella dieta del bebè. Va però proposto dopo i dieci mesi (il solo tuorlo), perché è a rischio di allergia (soprattutto l’albume che va dato dopo l’anno di età). È un’ottima alternativa alla carne in quanto è altrettanto nutriente: contiene proteine, sali minerali, vitamine e grassi insaturi.

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