Imparare a parlare: prima c’è il ragionamento!

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 14/05/2018 Aggiornato il 02/08/2018

Uno studio ipotizza uno sviluppo parallelo e autonomo del raziocinio rispetto al linguaggio. Il bimbo, però, deve imparare a parlare correttamente per migliorare il ragionamento, perché i due elementi sono comunque collegati

Imparare a parlare: prima c’è il ragionamento!

Ancora prima di imparare a parlare, i bambini sono capaci di fare deduzioni e riflessioni. Ciò indica che il ragionamento non si basa necessariamente sul linguaggio, come finora pensato. A spiegarlo i ricercatori della John Hopkins University (Stati Uniti), guidati dall’italiano Nicolò Cesana Arlotti, che hanno analizzato bambini tra i 12 e 19 mesi di età, a cui hanno fatto vedere delle animazioni, dove c’erano due oggetti diversi per forma, colore e categoria, che poi venivano nascosti dietro una barriera.

Studio su bambini dai 12 ai 19 mesi

I ricercatori hanno tracciato i movimenti degli occhi dei piccoli osservando che fissavano più a lungo la scena in cui l’oggetto inaspettato rimaneva dietro la barriera. Erano confusi dal risultato e speravano di avere più informazioni. È stato rilevato che era l’oggetto inaspettato a richiamare di più la loro attenzione e che le pupille erano più dilatate quando i piccoli vedevano dei video che richiedevano deduzioni razionali.

Serve tempo per parlare

In passato diversi studi avevano confermato nei bambini la capacità di fare ragionamenti logici, seguendo un processo di eliminazione, ma non prima di imparare a parlare. È comunque importante essere sicuri che i bambini comincino a imparare a parlare correttamente. A volte, infatti, i bambini non sono messi nelle condizioni di esprimersi bene. I bambini hanno bisogno di tempo per pensare, formulare e articolare le risposte: bisogna concedere loro i secondi necessari per organizzare il loro pensiero, senza incalzarli con domande continue.

Aiutare il bimbo

I genitori non dovrebbero prestare attenzione solo a quello che il bimbo dice, ma imparare a leggere nei suoi occhi. La comunicazione avviene solo se ci sono intenzionalità e volontà: bisogna essere attenti a cogliere tutte le situazioni “motivanti”. Una volta entrato nel circolo comunicativo, il bambino si sentirà a suo agio e gli verrà naturale aprire bocca per esprimere i suoi pensieri.

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Un consiglio

NON USARE PAROLE DIFFICILI

Parlate in modo diretto e senza giri di parole: a volte il livello del discorso è troppo elevato per la sua età e il piccolo non ha ancora maturato le abilità necessarie a sostenere una conservazione di quel tipo.

 

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