Al neonato più importante parlare che leggere

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 23/02/2015 Aggiornato il 23/02/2015

Parlare al neonato aumenta le sue capacità comunicative, migliorando il suo modo di comunicare con l’esterno

Al neonato più importante parlare che leggere

Parlare al neonato sviluppa in modo importante le sue capacità cognitive e migliora il modo di comunicare con il mondo che li circonda. Lo affermano alcuni ricercatori dell’Uk Economic and Social Research Institute e dell’Università di Limerick (Irlanda), che ammettono che leggere non basta: infatti, al neonato bisogna soprattutto parlare. Lo studio è stato condotto dai ricercatori coordinati dalla psicologa Suzanne Egan, intervistando i genitori di 7.845 bimbi di 9 mesi sul tipo di attività educative e comunicative intrattenute con i figli. Lo studio è stato pubblicato sul magazine “Child Language Teaching and Therapy”.

I risultati dello studio

Dalla ricerca è emerso che parlare continuamente al neonato durante la giornata aumenta le sue capacità comunicative e di risolvere i problemi. Per esempio, parlare ai piccoli mentre mangiano oppure mentre vengono vestiti, li aiuta e li stimola. Comunicare con i bambini e renderli partecipi nelle attività della giornata, insomma, aiuta di più che leggere loro libri o racconti.

Il parere degli esperti

Secondo altri ricercatori che hanno condotto studi simili c’è un aspetto molto interessante da tenere presente. “Bisogna parlare con i bambini fin dal primo giorno di vita – confermano -. Infatti, è così che si costruisce passo dopo passo, la preparazione del bambino. I diversi concetti si infilano l’uno dopo l’altro, costruendo il concetto di passato e futuro”.

La lettura resta importante

I ricercatori, però, si aspettavano che la lettura sarebbe risultata più benefica rispetto ad altre attività. “La lettura – dicono – incoraggia lo sviluppo del vocabolario, un’attitudine positiva nei confronti della lettura, così come rinforza il legame emotivo tra il bambino e il genitore. Per di più, per i bambini abituati alla lettura già in età prescolare, iniziare ad andare a scuola può essere più semplice”. In realtà, i risultati dello studio non hanno smentito i benefici della lettura, ma hanno sottolineato che un’attività ancora più semplice, come parlare, possa essere addirittura più benefica. Così, se la lettura aumenta, rispettivamente, di 1,35 e 0,84 punti la capacità dei bambini di risolvere i problemi e di comunicare, l’abitudine a parlare loro di continuo le fa aumentare di 4,11 e 3,66 punti.

 

 

 

In breve

IMPORTANTE PER LO SVILUPPO

Dallo studio condotto dai ricercatori Economic and Social Research Institute e dell’Università di Limerick (Irlanda) è emerso un aspetto molto interessante: la comunicazione della parola tra genitori e figli aiuta i bambini, soprattutto se sono molto piccoli, a sviluppare le loro capacità cognitive migliorando allo stesso tempo il loro modo di comunicare con il mondo che li circonda. I benefici dunque che derivano dall’azione del parlare fin dalla tenera età sono importanti per la loro crescita.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Forte dispiacere a inizio gravidanza: ne risentirà il bambino?

25/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Secondo alcuni psicologi, noi cerchiamo la felicità perché l'abbiamo sperimentata nella pancia della nostra mamma: questa affermazione è sufficiente per non temere che uno stress, anche se intenso, possa interferire negativamente sul buon andamento della gravidanza.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti