Neonato, uno scienziato in fasce

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/01/2016 Aggiornato il 21/01/2016

Il neonato sarebbe una sorta di scienziato in culla. È capace di discriminare, elaborare e, a suo modo, di categorizzare gli stimoli. Vediamo come e perché

Neonato, uno scienziato in fasce

Il neonato avrebbe un’intelligenza da vero scienziato. Eppure, soltanto qualche decennio fa, la credenza e la convinzione erano che il neonato non vedesse né sentisse. Oggi questo tipo di prospettiva viene completamente ribaltata grazie a nuovi studi.

Sviluppo cognitivo dei neonati

Come ha scoperto la dottoressa Francesca Simion, ricercatrice e psicologa presso il Cognitive Infant Lab dell’Università di Padova, lo sviluppo cognitivo del neonato presenta sorprese incredibili.  Il tutto è stato rilevato in trent’anni di ricerche utilizzando strumenti diagnostici come l’eye tracking e l’elettroencefalogramma.

Riconoscono gli stimoli

Il neonato ha capacità che sorprendono proprio perché, da questi nuovi studi, appare come una mente scientifica benché digiuna di categorie e preconcetti. Tra gli stimoli perfettamente riconosciuti dai neonati, troviamo quelli di tipo sociale. Nello specifico, il neonato mostra un interesse incredibile per volti umani che riconosce, apprezzando in particolari modo lo stimolo di tipo visivo. Addirittura, a 24 ore di vita, mostra di essere più attratto dai movimenti biologici rispetto a quelli meccanici.  Ma c’è di più: messo di fronte a due palline, il cervello del neonato è in grado di percepire il rapporto di causalità che le lega ovvero quale sia la pallina che viene mossa e quale si muova di conseguenza.

L’esperienza della vita

Partendo da tali basi, l’uomo poi si specializza attraverso l’esperienza. Passa, infatti, da una condizione di dilettante a uno stato di esperto del mondo Vi sono, poi, alcune “skills” che si acquisiscono già a tre mesi, per esempio il riconoscimento dell’etnia a partire dal volto.

Ostacoli nel percorso

Questa osservazione dello sviluppo cognitivo del neonato, così come le nuove scoperte, possono aiutare anche a individuare segnali e fattori di rischio relativi a eventuali ritardi nello sviluppo, nonché a  forme autistiche. E proprio l’autismo, se diagnosticato precocemente, può essere trattato con maggiore efficacia e garantire ai piccoli pazienti, e poi all’adulto, una migliore qualità della vita.

 

 
 
 

da sapere!

Nonostante osservino tutti allo stesso modo, i neonati mostrano il valore della loro unicità anche in fasce. Per esempio, hanno diverse preferenze e sono attratti o imitano smorfie di diverso tipo.

 

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