Pasticcia con la pappa? Parlerà meglio

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 03/02/2014 Aggiornato il 03/02/2014

Uno studio dimostra che i bimbi lasciati liberi di sperimentare a tavola e di mettere le mani nella pappa sono avvantaggiati nello sviluppo del linguaggio. Quindi, mamme... abbiate pazienza

Pasticcia con la pappa? Parlerà meglio

Compostezza a tavola e buon grado di sviluppo del linguaggio non sembrano andare d’accordo. Solo se il bebè può pasticciare con la pappa, senza essere frenato e inibito nelle sue sperimentazioni, impara a parlare senza difficoltà. È la conclusione cui è giunto uno studio condotto da un gruppo di ricercatori americani dell’University of Iowa, pubblicato sulla rivista scientifica Developmental science.

Sul seggiolone

La ricerca ha riguardato un gruppo di bambini di 16 mesi. Gli autori hanno studiato il loro linguaggio e il loro comportamento a tavola. In che modo? Li hanno fatti sedere nel loro seggiolone, quindi, hanno offerto loro 14 differenti tipi di cibi non solidi, come pappe, succhi di frutta, budini e zuppe. Ogni volta che proponevano un cibo, i ricercatori dicevano ai bambini come si chiamava. In alternativa, associavano il piatto a semplici sillabe. Dall’analisi dei risultati, è emerso che pasticciare con la pappa è utile per lo sviluppo del linguaggio. Infatti, i bimbi che facevano esperimenti con il cibo, assaggiandolo, toccandolo con le dita, spalmandolo sul vassoio del seggiolone, gettandolo a terra, erano più abili nel parlare. In linea di massina, pronunciavano in modo più corretto le parole dette dagli adulti rispetto ai bimbi che non “manipolavano” gli alimenti.

Liberi di sperimentare

Gli esperti hanno concluso che l’esperienza diretta, in questo caso il pasticciare con la pappa, in un ambiente e contesto famigliare come il seggiolone migliora lo sviluppo cognitivo dei bambini. In effetti, “la sperimentazione nella vita del bambino è fondamentale per imparare e passa anche attraverso il cibo. Più si lasciano liberi di fare e più apprendono” ha commentato Andrea Vania, docente di pediatria alla università di Roma Sapienza e membro della Società italiana di pediatria.

 

 

In breve

I CONSIGLI PER MAMMA E PAPA’

Lasciare il bimbo libero di sperimentare con la pappa lo aiuta ad avere migliori capacità di linguaggio. Questo non significa, però, che tutto sia concesso. Se il bambino continua a lungo a buttare il cibo per terra, per esempio, è bene intervenire.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti