Perché il bebè vuole solo la mamma?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 26/08/2020 Aggiornato il 26/08/2020

Attorno agli otto mesi, il bebè attraversa una fase in cui vuole stare solo con la mamma. Niente paura: è un passaggio normale della crescita. Ecco perché

Perché il bebè vuole solo la mamma?

Ogni volta che vedono il piccolo, nonni e zii vorrebbero coccolarlo e riempirlo di baci. Non sempre, però, ciò è possibile e non solo per le esigenze del bambino e della sua famiglia, per esempio legate alla pappa e alla nanna. Esiste una particolare fase in cui il bebè vuole solo la mamma e rifiuta tutti gli altri. Perché? Niente paura: è un passaggio normale della crescita, che quasi tutti i bimbi attraversano.

Due fasi normali della crescita

Attorno agli otto-nove mesi, molti bambini vivono quella che gli esperti hanno definito come “l’ansia da abbandono”. Ormai riescono a riconoscere completamente la loro mamma e a capire che si tratta di una persona distinta da loro: distinguono il volto di quella che per loro è sempre stata la figura più importante e lo associano a odori e profumi. Non riescono, però, a capire che quando la loro mamma si allontana non scompare per sempre. Solo intorno all’anno di età iniziano capire che la mamma esiste anche quando loro non la vedono e che, anche se è uscita, presto ritornerà da loro. Ecco perché attorno agli otto-nove vogliono stare sempre con lei e non lasciarla mai: hanno paura di perderla.

Non solo. In questo periodo compare anche la cosiddetta “angoscia dell’estraneo”: i bambini imparano a distinguere in modo netto fra persone e ambienti familiari e non familiari, fra la mamma e le altre persone. Per questo possono nutrire un certo timore per gli estranei e anche per i parenti che magari non vedono tutti i giorni, come i nonni. Anche questo spiega perché il bebè vuole stare solo con la mamma.

I consigli per la mamma

Se il bambino vuole stare solo con la mamma non bisogna preoccuparsi o perdere la pazienza. Quelle dell’ansia da abbandono e dell’angoscia dell’estraneo sono fasi che vanno rispettate. Ecco qualche consiglio pratico per imparare a gestire al meglio le diverse situazioni.

La mamma deve rassicurare il piccolo e non negargli il contatto con lei. Deve, però, anche essere la prima a fidarsi degli altri e provare a lasciare il suo cucciolo ad altre persone.
Se la mamma deve cambiare stanza per pochi minuti, può lasciare il bimbo da solo (ovviamente in sicurezza), magari continuando a parlargli.
Abituare il bambino a stare con altre persone. All’inizio deve essere presente anche la mamma che, poi, gradualmente, deve lasciarlo da solo con gli altri, inizialmente per brevi periodi, poi per qualche ora.
Dal pediatra è importante che la mamma gli stia sempre accanto facendogli sentire la sua presenza. Deve parlargli, cercando di tranquillizzarlo e accarezzarlo.
Se la mamma deve rientrare al lavoro, è bene che prepari in anticipo il bimbo, inserendolo gradualmente al nido o abituandolo con pazienza ai nonni o alla baby-sitter.
 

 

 
 
 

Da sapere!

C’è un gioco che può aiutare il bambino che vuole stare sempre con la mamma a vivere con minor angoscia la separazione. È quello del “bau-sette”: in pratica, la mamma deve nascondere il viso dietro alle mani, a un telo o a un oggetto per pochi istanti e poi ricomparire subito dopo, facendo divertire il bebè.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti