Qual è la prima parola che dicono i bambini? Tablet!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/03/2019 Aggiornato il 01/04/2019

Tutte le mamme non vedono l’ora di sentirsi chiamare dai propri cuccioli. Del resto, mamma è praticamente da sempre la prima parola pronunciata dai bebè. Ma in futuro le cose potrebbero cambiare. Anzi, sono già cambiate...

Qual è la prima parola che dicono i bambini? Tablet!

La prima parola pronunciata dai bebè non necessariamente è mamma… e nemmeno papà o pappa. Sono sempre più numerosi quelli che la rimpiazzano con… tablet. Lo rivela un recente studio inglese, secondo cui un bambino su otto “fa il suo debutto” nel mondo del linguaggio con il termine tablet. D’altronde, oggi questi dispositivi, insieme agli smartphone, fanno ormai parte della vita dei genitori e… dei bambini, con effetti non sempre posiviti.

Arruolati oltre 3.000 genitori

La ricerca è stata condotta da un team di ricercatori britannici e commissionata da un’azienda che commercializza cover e altri accessori per la protezione dei dispositivi elettronici. In totale sono stati coinvolti 3.614 genitori. Tutti sono stati invitati a rispondere a una serie di questionari. Alcuni riguardavano l’uso di tablet e smartphone in famiglia, mentre altri la prima parola pronunciata dai bebè e i loro passatempi.

L’influenza dell’elettronica è altissima

Dall’analisi delle risposte date dai partecipanti, è emerso che l’uso dei dispositivi elettronici è molto diffuso in quasi tutte le famiglie. La maggior parte dei genitori ha dichiarato di possedere almeno uno smartphone o un tablet e di lasciare che i figli in età scolare utilizzino tali strumenti. Il 12% ha ammesso di aver permesso anche ai bimbi piccoli, con due anni o meno, di maneggiarli.

Più tempo con tablet che con la mamma

Il risultato? In un caso su otto la prima parola pronunciata dai bebè non è stata mamma, come da tradizione, bensì tablet. Con grande dispiacere da parte dei genitori. Ma si tratta di una situazione che non deve stupire se si pensa che spesso i bambini trascorrono più tempo con i dispositivi elettronici che con mamma e papà.

Danni anche materiali

Fra l’altro, la tendenza a concedere smartphone e tablet ai figli non ha riflessi solo sui loro comportamenti e la loro educazione. Provoca effetti collaterali anche dal punto di vista più pratico. Secondo l’indagine, l’81% dei bambini ha rotto il tablet dei genitori, gettandolo per terra o lanciandolo, e il 25% ha danneggiato lo schermo, sempre per un uso poco attento. Insomma, “l’alterazione” della prima parola pronunciata è forse il male minore.

Attenzione alla macchina

L’indagine ha evidenziato anche le cattive abitudine dei genitori per la salvaguardia di smartphone e tablet. Il luogo peggiore in cui tenere questi aggeggi elettronici? La macchina: nel 45% dei casi, infatti, gli “incedenti” sono avvenuti dentro o appena fuori dall’auto. Eppure, l’auto è uno dei posti più comuni per i bambini dove giocare con videogiochi e affini, in quanto in questo modo stanno più tranquilli sul seggiolino. Al di la di ogni giudizio educativo, però, forse limitare l’uso in macchina di tablet e co aiuta anche a… evitare di romperli. 

 
 
 

In breve

ANCHE I PAPÀ SI EMOZIONANO

Lo sviluppo del linguaggio non emoziona solo le mamme. Una recente indagine promossa da Huggies rivela che ben il 75% dei papà ricorda la prima parola pronunciata dai bebè. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti