Come faccio a sapere quanto crescerà il mio bambino?

Paola Risi A cura di Paola Risi Pubblicato il 09/02/2023 Aggiornato il 09/02/2023

Cercare di sapere quanto crescerà il proprio bambino è una domanda che molto spesso i pediatri si sentono rivolgere dai genitori. Ecco i parametri da tenere in considerazione e fattori che possono influenzare la crescita futura del bambino

Per capire quanto crescerà il bambino bisogna tenere conto di diversi fattori

Il ritmo di crescita di ogni bambino si fonda su fattori di carattere genetico, connessi cioè al corredo cromosomico ereditato dai genitori al momento del concepimento, e di carattere ambientale, e quindi relativi alle particolari condizioni entro cui il piccolo si trova a crescere.

Cosa sono i percentuali di crescita del bambino?

Al di là di queste caratteristiche individuali, peraltro, esistono dei parametri di riferimento generali che permettono di verificare che la crescita proceda in modo regolare: si tratta delle cosiddette Tabelle dei Percentili  che indicano i valori medi (ottenuti su base statistica misurando migliaia di soggetti divisi per età e per sesso) di peso, altezza e circonferenza cranica.
il pediatra gli prende le misure
Nel corso dei “bilanci di salute“, le visite mensili cui il bimbo viene sottoposto nel corso del primo anno di vita , il pediatra utilizza queste Tabelle per “prendere le misure” del piccolo e ricostruire il grafico della sua crescita (il percentile appunto) verificando che non ci siano rallentamenti o accelerazioni rispetto al ritmo seguito.
Importante, infatti, è avere ben chiaro che più che il valore assoluto (cioè il fatto di rientrare in un percentile alto o basso), è la linearità del ritmo della crescita il principale indicatore delle condizioni di benessere del bambino.

Quali sono i fattori che bloccano la crescita del bambino?

Se nel corso di questi controlli il pediatra rileva un eccessivo rallentamento della crescita del piccolo, dovrà indagare sui fattori alla sua origine e, se necessario, prescrivere una visita presso un centro specializzato in auxologia (la scienza che si occupa appunto dell’accrescimento dell’individuo).
Tra i disturbi più frequenti che possono causare tale rallentamento rientrano quelli a carico della tiroide (una ghiandola collocata nella gola e responsabile della produzione di ormoni che agiscono sul metabolismo), la celiachia o intolleranza al glutine (sostanza presente in alcune farine che determina problemi di malassorbimento intestinale), e il deficit dell’ormone della crescita (Growth Hormon) che, accanto ad altre funzioni, provvede a regolare l’allungamento delle cartilagini di accrescimento.

Quanto deve aumentare di peso un bambino?

L’accrescimento ponderale medio del bambino, dopo il cosiddetto calo fisiologico che si verifica entro le prime 24 ore di vita e comporta una riduzione del peso pari a circa il 10 per cento, è contraddistinto da un ritmo molto rapido, basti pensare che intorno ai 5 mesi il piccolo raddoppia il peso registrato alla nascita e entro i 12 mesi lo triplica.
In particolare, i valori medi riportati dalla Tabella dei Percentili indicano un peso medio alla nascita delle femmine di 3,2 chili e dei maschi di 3,8 chili e il seguente ritmo di crescita: 25/30 grammi al giorni tra 0 e 3 mesi, 20/25 grammi al giorno tra 3 e 6 mesi, 15/20 grammi al giorno tra 6 e 9 mesi. 10/15 grammi al giorno tra 9 e 12 mesi, per un peso medio a 12 mesi delle femmine di 9,5 chili e dei maschi di 10 chili.

 

 
 
 

In sintesi

Come capire se un bambino diventerà alto?

Se il peso risulta per lo più determinato da fattori ambientali, primo fra tutti il tipo di alimentazione, l’altezza viene determinata in massima parte dal patrimonio genetico ereditato dalla coppia di genitori.
Una generica indicazione relativa alla statura che il piccolo raggiungerà da adulto può essere ottenuta di fatto tramite una semplice formula: la somma delle due altezza della madre e del padre divise a metà.
Anche per quanto riguarda la statura del resto, le Tabelle dei Percentili evidenziano come la crescita risulti particolarmente veloce nel corso dei primissimi mesi di vita. In particolare alla nascita le femmine misurano in media 50 centimetri e i maschi 52 e poi crescono secondo questo ritmo:
8 centimetri tra 0 e 2 mesi; 2 centimetri ogni 30 giorni tra i 3 e i 7 mesi; 1 centimetro al mese tra gli 8 e i 12 mesi, raggiungendo un’altezza media a 1 anno rispettivamente di 75 e di 76 centimetri. In realtà scarti fino a 4 centimetri in più o in meno rispetto ai valori indicati rientrano nella norma.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti