I bambini crescono in fretta, soprattutto nel primo anno di vita. La crescita, però, non avviene in modo uniforme: ci sono periodi in cui il piccolo si allunga in statura, aumenta di peso, ha più fame ma è anche più irritabile e insicuro. Sono questi gli scatti di crescita dei bambini: fasi in cui lo sviluppo fisico e cognitivo è più rapido.
Secondo gli esperti, gli scatti di crescita dei bambini sono tappe obbligatorie attraverso le quali tutti i piccoli raggiungono il completo sviluppo. Sono momenti di passaggio normali, eppure non facili da vivere per i piccoli che avvertono il cambiamento e lo manifestano con una sensazione di malessere e di nervosismo.
Gli scatti di crescita coinvolgono diversi aspetti nello sviluppo del bambino, quindi si possono classificare in fisici, cognitivi o emotivi e motori. Negli scatti di crescita fisici i bambini aumentano di peso o si allungano rapidamente. Si parla di scatti di crescita di tipo cognitivo o emotivo quando un bambino manifesta reazioni di consapevolezza più mature verso il mondo che lo circonda, con curiosità, interesse ma anche con timore o timidezza. Infine gli scatti motori compaiono quando un bambino, nel giro di pochi giorni, acquista una nuova competenza nel movimento: sta seduto da solo, gattona, corre e così via.
Gli scatti di crescita nei bambini avvengono più o meno a tre mesi, verso il sesto mese, a 7-8 mesi, a nove mesi e all’anno. Ci possono essere piccole differenze temporali tra un bambino e l’altro, ma in generale le tappe dovrebbero essere rispettate. Anche per questa ragione, nel primo anno di vita è opportuno sottoporre il bebè a visite frequenti e regolari dal pediatra. Il medico, misurando peso e statura del piccolo, valutandone i riflessi e le reazioni, si rende conto che la crescita si sta svolgendo in modo regolare. Si tratta comunque di momenti non semplici da affrontare per il piccolo, che può avere difficoltà a prendere sonno, piange più facilmente e ha maggiore bisogno della presenza materna.
Gli scatti di crescita nei bambini molto piccoli, fino ai dieci mesi di vita, sono più evidenti perché i bebè compiono progressi molto rapidi. Quelli dei bambini, dall’anno di vita in su e fino alla pubertà, possono apparire più “soft” ma sono attentamente valutati dal pediatra che ha bisogno di accertare, anche dopo l’anno di età, la crescita e lo sviluppo.
In un neonato, il primo scatto di crescita avviene già nei primi giorni di vita. In questa fase, il bambino deve adattarsi alla vita extrauterina, quindi ad attaccarsi al seno o al biberon, a cercare il corpo materno, a manifestare eventuali disagi con il pianto. Gli altri scatti di crescita nei bambini molto piccoli sono:
- 3 mesi: lo scatto di crescita a questa età riguarda la vista. L’apparato visivo matura e il piccolo riesce a distinguere gli oggetti in modo più chiaro.
- 4 mesi: il bambino riesce ad afferrare gli oggetti e a portarli alla bocca. A pancia in giù riesce a sollevare testa, braccia e gambe.
- 5 mesi: la vista migliora sempre di più e il bambino è molto attratto da quello che accade intorno a lui.
- 6 mesi: impara a rotolare sul dorso, si sforza di stare seduto senza appoggiare la schiena.
- 8 mesi: sa stare seduto da solo, accenna a gattonare.
- 10 mesi: gattona senza difficoltà e cerca di tirarsi in piedi aggrappandosi ad appigli.
A 12 mesi non si può più parlare di neonati ma di bambini. Inizia in questa fase uno sviluppo meno evidente rispetto a quanto era accaduto nel primo anno, ma costituito da tappe evolutive fondamentali.
- A 12 mesi, per esempio, il bambino sa stare in piedi appoggiandosi a qualcosa o tenendo la mano dell’adulto.
- Verso i 15 mesi muove i primi passi, attorno ai 20 mesi cammina senza difficoltà.
- A due anni accenna le prime corse e impara a maneggiare piccoli oggetti: per esempio i pastelli per i primi scarabocchi o il cucchiaio che sa portare alla bocca da solo.
- A tre anni sa andare sul triciclo, salta a piedi uniti, sale e scende le scale alternando i piedi e si specializza nel movimento fine delle mani. Da qui in poi lo sviluppo è lento e regolare prima del grande scatto in età prepuberale, che porta all’adolescenza.
Anche la misurazione del peso e della statura sono elementi essenziali per valutare la crescita dei bambini, oltre che il peso. Questi dati che si misurano con le curve della crescita, si possono confrontare con le informazioni relative allo sviluppo motorio e cognitivo. La misurazione viene effettuata dal pediatra durante le visite che, nel primo anno, dovrebbero essere a cadenza mensile.
I percentili sono l’unità di misura usata per valutare la crescita del bambino in peso e in statura. Si basano sulle caratteristiche di altri bambini della stessa età. Vanno da uno a cento e nei primi centili si trovano i bambini di più piccole dimensioni, negli ultimi quelli più altri e robusti. La maggior parte dei bambini si trova posizionato tra il 25° e il 75° percentile. Tutti i bambini tra terzo e il novantasettesimo centile stanno comunque seguendo una crescita adeguata, che può essere influenzata dalla genetica e dallo stile di vita.
In sintesi
Gli scatti di crescita dei bambini sono accompagnati da manifestazioni di malessere, aumento dell’appetito, pianto, eccessivo attaccamento. È bene ricordarsi che sono manifestazioni normali e che di solito durano qualche giorno, dopodiché il bambino si tranquillizza fino al successivo scatto. Per qualsiasi dubbio è bene parlare con il pediatra.
È il pediatra che, nel corso delle visite, può valutare se gli scatti di crescita si stanno verificando regolarmente in base alla visita e al colloquio con i genitori del piccolo. Nel primo anno questi controlli avvengono ogni mese.