Sviluppo neonato: ecco le tappe della sua crescita

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/06/2019 Aggiornato il 14/06/2019

Ogni bimbo è un mondo a parte ma deve comunque attraversare alcune tappe fondamentali dello sviluppo del neonato. Ecco quali sono

Sviluppo neonato: ecco le tappe della sua crescita

Passo dopo passo, il bebè cresce e impara a fare cose nuove. Non esistono date precise perché giustamente ogni neonato ha i propri tempi e i propri modi ma esiste una sorta di calendario di massima per lo sviluppo del neonato. Senza entrare in ansia se il il proprio piccolo non rispetta queste tappe, ecco i principali traguardi di ogni bebè.

Fissa ciò che lo attrae

Nella terza settimana di vita il neonato impara a controllare i muscoli che comandano gli occhi ed è in grado di distinguere il volto della mamma tra i visi degli altri. Alla fine del primo mese inizia a vedere più chiaramente i contorni e le forme degli oggetti e fra il secondo e il terzo mese può seguire con gli occhi gli oggetti in movimento.

Riconosce il volto della mamma

A tre mesi sa riconoscere perfettamente il volto della mamma da tutte le prospettive e sa coordinare la vista con il tatto, guardando attentamente ciò che riesce ad afferrare e ciò che gli interessa. Fissare a lungo, però, lo affatica ancora, per cui talvolta gli occhi si incrociano, facendolo apparire leggermente strabico, anche se non lo è. Tra i sei e gli otto mesi acquista la percezione della profondità e distingue bene gli oggetti lontani.

Tiene le mani unite

Nei primi giorni di vita il bambino è in grado di muovere le gambine e le manine. Non ha ancora acquisito, però, il controllo completo dei movimenti. Verso il terzo mese inizia ad affinare i movimenti grossolani, quelli cioè che coinvolgono tutto il corpo, e a compiere in maniera volontaria i movimenti fini, che riguardano le capacità manuali. Poi, piano piano, inizia anche a tenere le mani unite e a completare lo sviluppo delle loro azioni.

Porta tutto alla bocca

Quello di portarsi tutto alla bocca è uno dei gesti distintivi dei neonati. In realtà, però, occorre un po’ di tempo prima che il bebè raggiunga il grado di sviluppo necessario per effettuarlo. Solitamente, è dai quattro mesi circa che inizia a fare i primi tentativi in questo senso. Poi mano a mano che diventerà più autonomo nelle sue esplorazioni, anche questa capacità si affinerà sempre di più.

Afferra un oggetto

Prima dell’anno, il neonato può riuscire a prendere gli oggetti più grandi, mentre fa ancora fatica a maneggiare quelli di dimensioni ridotte. Fra i 12 e i 18 mesi, in genere, il bimbo sa afferrare un oggetto, anche piccolo, come una briciola di pane, riesce a portarsi alla bocca un cucchiaio pieno di cibo, senza farlo rovesciare, e impara ad usare le forchette. Inizia anche a utilizzare il bicchiere (meglio se con un manico), tenendolo con una mano sola: questo gesto aiuta il bambino a migliorare il coordinamento mani- bocca. Inoltre sa raccogliere un gioco da terra, sia che sia seduto sia che sia in piedi, ed è capace di andare a riprendere un oggetto che ha lasciato cadere sul pavimento. 

 
 
 

DA RICORDARE

TUTTI DIVERSI

Ciascun bimbo è speciale e unico e cresce in modo diverso dagli altri: per questo, fare confronti e paragoni è sbagliato e anche fuorviante. In caso di dubbi sullo sviluppo del piccolo, molto meglio rivolgersi al pediatra

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