Traumi lasciano conseguenze anche se prima della nascita

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 31/01/2017 Aggiornato il 31/01/2017

I bambini che durante la vita intrauterina o nelle prime settimane di vita subiscono dei traumi possono avere conseguenze importanti. Ecco quali

Traumi lasciano conseguenze anche se prima della nascita

I traumi, anche lievi, lasciano quasi sempre il segno. A tutte le età. Un incidente, una separazione, un evento inaspettato, un litigio, sono tutti eventi che possono influire sulla psiche e talvolta anche sul fisico. Addirittura i traumi potrebbero avere un impatto importante anche se subiti durante la vita intrauterina o subito dopo la nascita. Ad affermarlo sono stati gli specialisti della Società italiana di psicotraumatologia e gestione dello stress.

L’imprinting avviene nei primi mesi di vita

È ormai dimostrato da tempo che i primi mesi di vita sono fondamentali per la crescita psicofisica del bambino, perché è proprio nell’epoca neonatale che si determina un imprinting che influenzerà tutta l’esistenza successiva. Negli ultimi anni, però, è emerso che anche i nove mesi trascorsi nel pancione della mamma svolgono un ruolo essenziale al riguardo. Per esempio, si è visto che l’alimentazione seguita dalla donna in gravidanza può avere diverse ripercussioni sulla salute del bambino, anche in età adulta.

Disturbi psichiatrici tra le conseguenze

Gli esperti si sono concentrati sul ruolo svolto dai traumi, sia nella vita intrauterina sia nei primi mesi dopo la nascita. E si sono resi conto che i bambini che durante la gravidanza o nelle primissime settimane di vita erano stati esposti a eventi traumatici presentano un rischio maggiore di sviluppare disturbi psichiatrici, dipendenza da sostanze, come droghe e alcolici, oltre ad altri problemi di salute. “La possibilità di ritrovare, nei disturbi psichiatrici, antecedenti di tipo traumatico, è emersa in numerose evidenze sia di tipo epidemiologico sia clinico, anche in rapporto alle patologie psichiatriche emergenti (dipendenze comportamentali)” ha confermato Luigi Janiri, Direttore dell’UOC di Psichiatria, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. Studi futuri aiuteranno a capire meglio in che modo agiscono i traumi e soprattutto quale strada è bene seguire per limitare il loro impatto.

 

 

 
 
 

In breve

GRAVIDANZA A TUTTO RELAX!

È bene che la futura mamma faccia il possibile per condurre un’esistenza tranquilla fin dalla gravidanza, curando il più possibile il proprio benessere psicofisico, che può riflettersi anche sulla vita futura del suo bebè.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti