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I tremori del neonato sono piccoli movimenti involontari ai quali è soggetto il bambino piccolo. Solitamente sono di breve durata e di intensità ridotta, dovuti all’immaturità dell’organismo del piccolo.
Se invece i tremori sono intensi ed evidenti, è bene segnalare gli episodi al pediatra perché potrebbero essere legati a qualcosa di più serio.
Come si verificano
I tremori del neonato sono movimenti ai quali è soggetto il corpo del piccolo. Possono consistere in scatti, rilassamenti, sussulti che coinvolgono il tronco, il capo o gli arti. Solitamente si verificano entro i primi tre mesi di vita del bebè e sono più frequenti nei piccoli di peso inferiore ai 2.500 grammi, oppure nei neonati pretermine.
Possono comparire quando il bambino è sveglio e rilassato, talvolta dopo una crisi di pianto. Spesso si verificano nel sonno oppure subito dopo il risveglio. Qualche volta, i tremori compaiono anche nei bambini più grandicelli, per esempio dopo una forte emozione o una fatica fisica.
Gli esperti li classificano in due gruppi: tremori fini e tremori grossolani.
- I tremori fini sono a bassa ampiezza, ossia con movimenti inferiori ai tre centimetri di spostamento, e ad alta frequenza, con più di sei movimenti al secondo. Somigliano a movimenti intermittenti e veloci, scosse e vibrazioni che coinvolgono soprattutto le mani e i piedi del piccolo.
- I tremori grossolani sono ad ampiezza elevata, con spostamenti maggiori di tre centimetri e meno di sei movimenti al secondo. Sono quindi più lenti e regolari e possono riguardare anche il capo e il tronco.
Un altro tipo di tremore è quello che si presenta dopo il pianto e che viene semplicemente chiamato “tremore del mento”.
Le cause: il parere della pediatra Elena Bozzola
I tremori del neonato sono quasi sempre benigni e sono dovuti all’immaturità del sistema nervoso del bambino piccolo. Questo deve ancora svilupparsi e può succedere che, soprattutto in coincidenza con il passaggio dal sonno alla veglia o in un momento di stress psicofisico, si manifestino dei tremori.
Spesso i genitori si preoccupano, temendo che possa trattarsi di un problema di collegato all’epilessia, ma solitamente non c’è una ragione seria, come succede per altri disturbi del lattante.
I tremori possono essere la prova che il sistema nervoso del bambino sta maturando e quindi reagisce, spesso dopo stimoli esterni come luci, rumori, sollecitazioni improvvise. Una condizione per esempio che può causare il tremore del neonato è il cambio del pannolino, un momento che può provocare disagio al piccolo e quindi scatenare questa manifestazione.
Anche l’assunzione di una quantità eccessiva di caffè da parte della mamma, se sta allattando al seno, potrebbe causare questa eccessiva reattività nel bambino e provocare tremori.
“Una forma di tremore che si può riscontrare nei più piccoli è chiamata mioclono neonatale benigno del sonno dell’infanzia. In questo caso si riferisce a un fenomeno di scosse ripetitive che si verificano principalmente durante il sonno non-REM, ma possono verificarsi in tutte le fasi del sonno o nella transizione dal sonno alla veglia” aggiunge la dottoressa Elena Bozzola, pediatra di Il Bambino e il suo Pediatra onlus. “L’esordio avviene nei primi giorni o settimane di vita. Le scosse in genere consistono in movimenti bilaterali e simmetrici delle braccia o delle gambe, che solitamente si interrompono quando il piccolo viene svegliato. La condizione si risolve da sola quasi sempre entro i due o tre mesi di età, ma può persistere in una minoranza di casi fino a sei mesi-un anno di età. Non è necessario alcun trattamento e i bambini che ne sono soggetti hanno uno sviluppo normale”.
Cosa fare
Nella maggior parte dei casi, nei neonati sani questi episodi di agitazione diminuiscono entro le prime due settimane di vita e si risolvono prima del compimento di un anno, senza che sia necessario alcun trattamento specifico, a parte la rassicurazione della famiglia.
È comunque bene sempre segnalare al pediatra le manifestazioni di tremori del neonato, anche se, come è stato detto, non sempre ci si deve preoccupare. Il medico, però, suggerirà ai genitori di osservare le modalità e i tempi in cui si presentano i tremori, per poi riferirglieli. In base a quanto osservato, si potrà eventualmente procedere con accertamenti.
Non è il caso di preoccuparsi se i tremori:
- compaiono una o due volte al giorno soprattutto durante il sonno diurno o notturno o al risveglio
- durano solo qualche secondo
- non interferiscono con il benessere del bambino, sulla sua reattività, su colorito e respirazione
- non sono accompagnati da movimenti anomali degli occhi
- si riducono quando il bambino viene preso in braccio.
Quando preoccuparsi
Potrebbe invece essere il segnale di una cosa seria se il tremore:
- compare più volte al giorno
- dura più di trenta secondi per ciascun episodio
- è accompagnato da movimenti oculari anomali
- altera il colorito e il ritmo respiratorio del bambino
- si presenta insieme una alterazione del benessere del bambino, con calo dell’appetito, sonnolenza anomala, irritabilità.
In questi casi il pediatra effettuerà una accurata anamnesi del bambino e della famiglia, per capire se ci possono essere condizioni che predispongono alla comparsa di queste manifestazioni. Inoltre, può prescrivere esami approfonditi.
“Se neonati e i bambini sani presentano comunemente una varietà di movimenti parossistici, questi comportamenti normali possono essere difficili da distinguere dalle crisi epilettiche, che possono anche avere manifestazioni alquanto subdole” avverte la pediatra. “Per esempio è il caso in cui i tremori si associno a un’alterazione di coscienza o siano chiaramente evidenti solo da un lato. In questi rari casi, l’elettroencefalogramma, in particolare il monitoraggio video-Eeg, può essere fondamentale per distinguere tra queste entità. In uno studio sui neonati, comunque, il 90 per cento dei movimenti anomali sospetti di convulsioni sono risultati poi non legati ad alcuna forma di epilessia sulla registrazione dell’elettroencefalogramma”.
Quando i tremori celano disturbi più seri
I tremori del neonato potrebbero anche essere un sintomo di qualche disturbo più serio.
- Potrebbe essere dovuti per esempio a ipoglicemia, ossia a un basso livello di zuccheri nel sangue del neonato, oppure a squilibri elettrolitici come carenza di calcio e di magnesio. Se si sospetta qualcosa del genere è bene verificare con analisi del sangue
- Il bambino potrebbe aver sofferto durante il parto ed è bene con gli esami escludere qualsiasi conseguenza a lungo termine
- Vanno esclusi problemi di ipotiroidismo, ossia di un insufficiente funzionamento della ghiandola tiroide
- Nei casi più seri, per fortuna rari, il tremore potrebbe essere il segnale di qualche malattia neurodegenerativa
Scoprire tempestivamente le cause dei tremori dei neonati permette un intervento precoce per curare o almeno controllare efficacemente il disturbo sottostante.
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In breve
Il tremore dei neonati è quasi sempre la manifestazione di un disturbo benigno e transitorio, che si risolve con la maturazione del sistema nervoso
Fonti / Bibliografia
- Tremori - Ospedale Pediatrico Bambino GesùNei neonati e lattanti il pediatra dovrà sempre attentamente indagare se vi sono stati problemi durante la gravidanza o se vi è stata una sofferenza al momento del parto
- Mioclono benigno del sonno neonatale: sfondo, fisiopatologia, epidemiologia | NCGo