Alla scoperta del Santuario dei Cetacei

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 26/07/2016 Aggiornato il 26/07/2016

Ecco come poter vivere un’indimenticabile esperienza di whale watching nel Santuario dei Cetacei e avere la possibilità di vincere tanti delfini di… peluche

Alla scoperta del Santuario dei Cetacei

È il sogno di tutti i bambini: scoprire il magico mondo dei delfini e delle balene. E oggi è possibile realizzarlo, grazie all’iniziativa di Asdomar in collaborazione con il Santuario dei Cetacei e l’Acquario di Genova a supporto del progetto Delfini Metropolitani, campagna di sensibilizzazione sulla conservazione della biodiversità anche attraverso il tema del consumo ittico consapevole.

Fino al 6 dicembre

Partecipare è semplice: basta acquistare, fino al 6 dicembre, una confezione di tonno Asdomar e compilare il modulo sul sito www.asdomar.it/cetacei per vincere uno dei 250 “delfini metropolitani” in peluche, accompagnati da un vero certificato di adozione e da una scheda con la storia e le immagini riprese negli anni di studio. Inoltre, con l’estrazione finale si potrà vincere una delle 10 esperienze per due adulti e due bambini (4-12 anni) di whale watching nel Santuario dei Cetacei, una zona di elevatissimo interesse naturalistico per la presenza di cetacei, definita la prima area marina protetta in ambiente pelagico del Mediterraneo. Inoltre, si potrà visitare l’Acquario di Genova con un biologo marino e scoprire il magico mondo delfini.

Il progetto Delfini Metropolitani

Delfini Metropolitani è un progetto nato nel 2001 a opera dei ricercatori dell’Acquario di Genova che hanno percorso oltre 33.000 km in mare identificando con certezza oltre 250 delfini che vivono entro 10 km dalla costa e definiti per questo “Metropolitani”.  L’obiettivo del progetto, promosso dalla Fondazione Acquario di Genova Onlus, è quello di contribuire a salvaguardare la popolazione dei delfini che abitano vicino alla costa. Le ricerche vengono condotte solitamente a bordo di gommoni e l’area di studio è costituita dalle acque costiere comprese tra Genova e La Spezia. Particolare interesse è rivolto al tursiope (Tursiops Truncatus), un delfino dalle abitudini prevalentemente costiere e, dunque, più soggetto all’impatto delle attività dell’uomo. Lo studio procede attraverso la raccolta di immagini fotografiche che permettono ai ricercatori di identificare gli animali avvistati (foto-identificazione).

Obiettivo: migliorare il loro habitat

Tale metodologia permette di stimare l’abbondanza delle popolazioni, seguire gli spostamenti degli individui e valutare la loro fedeltà all’area di studio. I dati vengono  periodicamente confrontati con quelli raccolti da altri gruppi di studio che operano in regioni limitrofe, partner scientifici del progetto Delfini Metropolitani. L’aumento delle conoscenze sulla biologia delle specie costiere e la valutazione dell’interazione con le attività umane, come la pesca e il traffico marittimo, potranno fornire informazioni essenziali per lo sviluppo di programmi di conservazione e gestione dell’ambiente marino costiero.

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

Il Santuario dei Cetacei nel Mar Ligure è nato nel 1999. L’area, di circa 100.000 km quadrati, comprende le acque tra Tolone (costa francese), Capo Falcone (Sardegna occidentale), Capo Ferro (Sardegna orientale) e Fosso Chiarone (Toscana).

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti