Dimenticare mio figlio in auto? Impossibile!

Silvia Huen A cura di Silvia Huen - Direttore Pubblicato il 28/06/2017 Aggiornato il 28/06/2017

Qualsiasi mamma o papà, di fronte a una domanda del genere, risponderebbe sicuramente così... E invece no, questo tipo di amnesia temporanea potrebbe capitare a tutti

È un’eventualità rara, certo, anzi rarissima per fortuna, ma non impossibile. Lo dimostrano i recenti casi di cronaca, come quello della mamma di Arezzo che ha dimenticato in macchina per 6 ore la sua piccola di 16 mesi (che non ce l’ha fatta) o quello del bimbo di 6 anni lasciato chiuso in auto sotto il sole dal padre, sceso a fare la spesa a Scandiano (Reggio Emilia), che invece è stato salvato dai passanti. E questi ultimi episodi non sono che gli ennesimi di una lunga serie di precedenti, in Italia e nel mondo.

Gli esperti dicono che quando un genitore dimentica il proprio bimbo in auto non ne è consapevole, crede in buona fede di averlo portato a destinazione e invece è vittima di un cosiddetto “falso ricordo”, una sorta di brutto tiro giocato dall’inconscio…

Quando succedono queste disgrazie, molti lanciano accuse e insulti contro il disperato colpevole dell’involontario delitto, ma la stessa terribile fatalità potrebbe capitare anche a loro. Perfino le persone più attente e scrupolose ogni tanto dimenticano qualcosa: la pentola sul fuoco,

l’appuntamento dal dentista, il telefonino sul cruscotto, la porta di casa aperta… Un transitorio blackout del cervello, lo stesso che fa dimenticare un bimbo in auto.

Fatta questa premessa, resta comunque urgente trovare al più presto un modo per evitare che simili tragici episodi possano ripetersi. I genitori non fanno che lanciare appelli perché vengano resi obbligatori specifici dispositivi di allarme collegati ai seggiolini auto.

Ma, in attesa che la legge si materializzi, perché non munirsi subito di tali dispositivi anti-abbandono? Non solo esistono già, ma sembra siano anche molto efficaci, come quelli dotati di sensori che lanciano un allarme sonoro e/o luminoso quando il guidatore esce dall’auto senza preoccuparsi del bimbo legato sul seggiolino o come le App che avvertono il genitore di controllare se c’è qualcuno (silenzioso o addormentato) sul sedile posteriore.

Basta andare su internet per scoprire che ce ne sono diversi tipi e a diversi prezzi, ma tutti basati sullo stesso principio: avvertire chi si alza dal posto di guida che c’è un bambino a bordo da non dimenticare.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Andamento lento delle beta-hCG, ma il cuoricino batte …

10/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una volta visualizzati con l'ecografo l'embrione e il battito del cuoricino, non serve assolutamente più dosare le beta-hCG, che nulla rivelano sul futuro della gravidanza. Molto meglio attendere il successivo controllo ecografico.   »

Mancanza di autonomia a 41 anni e con un bimbo piccolo

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

I disturbi dell'umore sono spesso assolutamente invalidanti per loro precisa caratteristica: non c'è da farsene una colpa, la volontà non c'entra e non basta certo a risolverli.   »

Mancato accollamento: proseguirà la gravidanza?

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

A 10 settimane di gravidanza con un feto vitale e che cresce secondo le aspettative ci sono ottime probabilità che la situazione evolva nel migliore dei modi.   »

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti