“Non so a che corso iscrivere mio figlio”

Silvia Huen A cura di Silvia Huen - Direttore Pubblicato il 01/09/2015 Aggiornato il 25/09/2015

Per i genitori è il momento di scegliere a quali attività extrascolastiche indirizzare il proprio bambino. Inglese, musica, teatro, arte, sport, ginnastica… Le possibilità non mancano, ma l’indecisione è forte

“Ho iscritto mio figlio a un corso di inglese, e tu?”
“Non so che cosa fargli fare: avete suggerimenti da darmi?”
“Ho deciso di mandarlo a lezione di musica: è importante iniziare da piccoli…”
“Ho pensato a un laboratorio creativo, dicono che sviluppi la fantasia e la manualità…
“Io invece non sono d’accordo: i piccoli devono muoversi, correre, scatenarsi, quindi gli faccio fare calcio…”
Tra le mamme dei bimbi più grandicelli, ma anche di quelli più piccoli, è tutto un discutere di attività extrascolastiche: non si sa quale corso scegliere (e, se lo si è scelto, si ha paura di avere sbagliato), ci si interroga reciprocamente, si chiede consiglio a chi ha già fatto l’esperienza l’anno precedente. Ed è naturale preoccuparsi, vista la necessità di dover scegliere per conto del proprio bambino, ancora troppo piccolo per esprimere le sue preferenze.
L’indecisione poi è inevitabile di fronte al pullulare di proposte che il mercato è oggi in grado di offrire. Ci sono, per esempio, i corsi ludico-creativi che permettono ai bimbi di scoprire il significato dei colori e del disegno, l’importanza delle esperienze tattili e manuali, il fascino della creazione di nuovi giochi e oggetti attraverso il riciclaggio di materiali di scarto come i tappi e i barattoli. E poi i corsi d’arte, musica, teatro, incisione e stampa. E quelli, fondamentali per la vita d’oggi e di domani, di inglese. Per non parlare delle attività fisiche e sportive, come il nuoto, il calcio, la danza, la ginnastica…
Tutto può essere utile per la crescita e lo sviluppo psico-fisico-emotivo del bambino, ma come sempre c’è un limite, che ogni genitore dovrebbe rispettare per non soffocare l’esigenza di autonomia e di libertà del figlio. Qual è il limite? Se per esempio – dicono gli esperti – si è deciso di iscriverlo a nuoto e a inglese, è bene riflettere prima di mandarlo anche a lezione di musica.
A di là di una scelta piuttosto di un’altra, infatti, la cosa veramente importante è non sovraccaricare di impegni il bambino, che finirebbe per stressarsi e partecipare ai corsi di malavoglia, senza avere più momenti di svago tutti per sé (e neppure di noia, così utile per stimolare l’ingegno e l’inventiva). Il rischio è di trasformare una esperienza potenzialmente costruttiva e stimolante in un insuccesso o una sconfitta.
E’ molto importante anche non forzare il bambino, se non se la sente o non è d’accordo sulla scelta, e non anticipare la pratica di uno sport non ancora adatto alla sua età o la frequenza a un corso troppo avanzato. Ogni cosa a suo tempo.
Un ulteriore suggerimento per i genitori da parte degli esperti è poi quello di non proiettare sul piccolo la voglia di realizzare finalmente i propri sogni e desideri rimasti insoddisfatti: non è affatto detto che quello che sarebbe piaciuto fare a noi sia gradito anche a nostro figlio.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti