Proteggiamo i bambini dalle malattie evitabili

Silvia Huen A cura di Silvia Huen - Direttore Pubblicato il 10/04/2015 Aggiornato il 06/05/2015

Nel tentativo, più che lodevole, di fare il massimo del bene possibile per i propri piccoli, può capitare che i genitori li espongano involontariamente a rischi maggiori di quelli che vorrebbero evitare. Succede in primo luogo con le malattie prevenibili e, in particolare, con la meningite, la più pericolosa.

Ogni anno in Italia più di mille persone, tra cui molti bambini e ragazzi, contraggono la meningite. Dall’inizio del 2015 si contano già una settantina di casi, alcuni dei quali finiti in tragedia. Tragedia che forse si sarebbe potuta evitare se la maggior parte dei piccoli fosse stata vaccinata. 

Quando la copertura vaccinale raggiunge il 95 per cento, infatti, si verifica il cosiddetto “effetto gregge”: in sostanza, il microrganismo responsabile della malattia non riesce più trasmettersi e, di conseguenza, anche i (pochi) bimbi non vaccinati non rischiano di essere contagiati.

Purtroppo, invece, nella realtà questo effetto non è stato ancora raggiunto. La colpa? Secondo gli esperti è dovuta al calo delle vaccinazioni. Sempre più genitori, infatti, scelgono di non vaccinare i piccoli per paura di ipotetici effetti collaterali. Senza valutare che, quando la malattia colpisce, le conseguenze possono essere ben più pericolose, anche mortali.

Per prevenire le forme di meningite più diffuse, esistono da tempo i vaccini contro l’Haemophilus influenzae di tipo B, il meningococco di tipo C (oltre che dei tipi A, Y, e W135) e lo pneumococco. Dall’anno scorso, inoltre, è finalmente disponibile anche il vaccino contro il meningococco di tipo B, la forma forse più temibile della malattia.

Perché allora mettere in pericolo la vita del proprio bambino negandogli le vaccinazioni oggi disponibili?
Per il momento, è vero, resta il problema dei vaccini non ancora “passati” dal Servizio sanitario, come quello contro il meningococco B. Ma qualcosa si sta muovendo. Il Comitato nazionale contro la meningite ha lanciato la campagna “Contro la meningite P.U.O.I. fare la differenza” (P = Previeni, U = Unisciti, O = Osserva, I = Informati), per sensibilizzare i genitori e le Istituzioni affinché tutti i piccoli possano beneficiare di tutte vaccinazioni disponibili.

“L’unica arma davvero efficace contro la meningite è la vaccinazione” conferma Amelia Vitiello, presidente del Comitato nazionale contro la meningite e mamma di Alessia, morta per meningite ad appena 18 mesi. “La nostra campagna mira a informare sui rischi di questa infezione e sull’efficacia e sicurezza dei vaccini oggi disponibili, così che mamme e papà possano scegliere in modo libero e consapevole”.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti
Le notifiche push sono disabilitate in questo browser