Epilessia: la giornata nazionale 2015

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 04/05/2015 Aggiornato il 04/05/2015

Si è svolta ieri la giornata nazionale dell’epilessia e per l’occasione si sta svolgendo una campagna informativa nelle scuole. Ecco che cosa prevede

Epilessia: la giornata nazionale 2015

In Italia, circa 500 mila persone, pari all’1% della popolazione, sono colpite da epilessia. Questa malattia fa registrare 30 mila nuovi casi l’anno, specialmente fra i bambini. In effetti, i più piccoli rappresentano una delle categorie più interessate dal problema. Proprio per questo, in concomitanza con la giornata nazionale dedicata all’epilessia, organizzata per ieri, 3 maggio, la Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) ha organizzato una campagna informativa nelle scuole.

Un progetto rivolto agli alunni

Il progetto promosso dalla LICE, chiamato “L’Epilessia va a scuola… Chi ha paura alzi la mano”, prevede la distribuzione, in varie scuole d’Italia, di racconti, favole e altri materiali ludico-didattici riguardanti l’epilessia e, in particolare, la sua gestione a scuola. L’iniziativa è rivolta agli alunni di tutte le età: delle scuole elementari, di quelle medie e di quelle superiori. Per ciascuna fascia d’età, infatti, sono previsti materiali ad hoc.

La scuola è un luogo sensibile

Lo scopo della campagna informativa è sensibilizzare alunni e insegnanti su una malattia spesso sconosciuta e intorno alla quale esistono molti pregiudizi. “La scuola è il luogo in cui i più piccoli trascorrono la maggior parte del loro tempo e gli insegnanti hanno un ruolo importante nell’attività di controllo e gestione di bambini con tale problematica. Risulta evidente l’importanza per il personale scolastico, costituito dal corpo docente e dagli allievi, di possedere un bagaglio conoscitivo adeguato ad accogliere tale disagio nella comunità scolastica” ha spiegato il professor Oriano Mecarelli, segretario di LICE.

Letture e incontri

Fra i materiali realizzati dalla LICE per la campagna c’è un racconto, scritto da Loredana D’Alesio, che si intitola “Chi ha paura alzi la mano” e che descrive la storia di Pierpaolo, un bambino affetto da epilessia. La speranza è che, leggendolo, studenti e insegnanti imparino a conoscere meglio la malattia e smettano di temerla. Ancora oggi, infatti, ci sono molte preoccupazioni, soprattutto in merito alla somministrazione di farmaci  in orario scolastico e alle manovre da attuare nel caso in cui un bambino abbia una crisi durante le lezioni. Invece, esistono delle specifiche linee guida in merito, elaborate dal ministero della Salute, e protocolli d’intesa con le Regioni. Anche per questo, nel corso della campagna sono previsti non solo momenti di letture e comprensione, ma anche incontri tra medici e insegnanti sul tema epilessia e scuola.

 

 

  

In breve

PER ALTRE INFORMAZIONI

La Giornata Nazionale per l’Epilessia è stata organizzata dalla Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) e dalla Fondazione Epilessia LICE-ONLUS. Prevede varie iniziative, anche nei giorni successivi al 3 maggio. Per conoscere il calendario degli eventi si può visitare il sito: http://www.fondazioneepilessialice.it

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Pillola del giorno dopo a un mese e mezzo dal parto: si può assumere se si sta allattando?

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Di fatto, se si sta allattando esclusivamente al seno e dal parto è passato poco tempo, non è necessario assumere la contraccezione d'emergenza perché si può contare su una naturale protezione anticoncezionale.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Fai la tua domanda agli specialisti