Gravidanza, un test del DNA aiuta ad affrontarla al meglio

Contenuto sponsorizzato

In dolce attesa, il pratico test GeneFood Mamma aiuta ad adeguare la dieta e lo stile di vita al proprio DNA, per la salute della futura mamma e del bambino

Gravidanza, un test del DNA aiuta ad affrontarla al meglio

Durante la gravidanza l’alimentazione influenza in maniera significativa la salute della futura mamma e del bambino. Gli alimenti non sono tutti uguali e ognuno agisce in modo differente sull’organismo, in base al nostro DNA. Ecco perché, specie nei primi mesi di gravidanza, conoscersi meglio è importante anche per la salute e la crescita del piccolo. Il test del DNA GeneFood Mamma aiuta in modo semplice a modulare l’alimentazione in base al proprio DNA.

Un test unico, semplice e prezioso

Quello pensato da GeneFood Mamma è il primo test nutrigenetico specifico per le donne in dolce attesa. Progettato ed eseguito dall’Altamedica Healthcare Center di Roma, permette di analizzare la predisposizione genetica all’aumento di peso e alle principali alterazioni del metabolismo, che possono causare complicanze durante i nove mesi di attesa.

Una vera e propria “carta d’identità genetica”, che fornisce una lista di alimenti consigliati, sconsigliati e tollerati, ed è personalizzata in base al proprio profilo genetico. Per nutrirsi in modo sano e adeguare la dieta e lo stile di vita al proprio DNA.

 

Cheerful young pregnant couple relaxing on a couch together, woman having healthy breakfast

Anche on line in tutta Italia

Ma come funziona il test GeneFood Mamma? Niente di più facile. Una volta acquistato il kit (anche comodamente da Amazon) basta prelevare un campione di saliva con il pratico tampone e, in accordo con l’Altamedica Healthcare Center, organizzare il ritiro gratuito per il processo di estrazione e analisi del DNA. Entro 20 giorni dall’arrivo del campione in laboratorio, sarà possibile consultare il referto e conoscere il proprio regime alimentare.

55 varianti genetiche e tre categorie d’indagine

In un solo referto, la futura mamma troverà lo screening di ben 55 varianti genetiche, organizzate in tre categorie: Rischio patologie, Problemi nell’assorbimento di nutrienti indispensabili in gravidanza e Intolleranze alimentari. Nel primo gruppo viene valutato il rischio cardiovascolare, la tendenza all’aumento di peso in gravidanza, il metabolismo dei grassi, la sensibilità ai carboidrati raffinati, l’iperglicemia e il rischio di diabete e insulino-resistenza.

Viene poi presa in esame la capacità di assorbire i nutrienti indispensabili in gravidanza, cioè l’acido folico, il ferro, le vitamine D, B12 e B6, lo zinco, il sodio e il potassio. Infine, i ricercatori valutano la predisposizione alle intolleranze alimentari al glutine, al lattosio e al fruttosio. Per ogni categoria, il referto presenta un coefficiente di rischio e un commento stilato dal team di Genetisti dell’Altamedica Healthcare Center.

 

Young happy blurred pregnant woman on kitchen in red shirt, hold hand on belly,on front table bowl with mix fruits, healthy pregnancy concept

Esperienza e sicurezza 100% made in Italy

100% made in Italy, dietro il test del DNA di GeneFood Mamma c’è tutta l’esperienza nella diagnosi prenatale e nella medicina materno-fetale di Altamedica. Un’esperienza clinica di circa 50 anni che, integrandosi con le più recenti scoperte nutrigenetiche, ha permesso ai suoi genetisti di selezionare e testare al meglio le varianti genetiche più rilevanti per la salute delle future mamme e dei loro bambini.

 

 
 
 

Da sapere!


Prima e dopo l’acquisto, Altamedica mette a disposizione un servizio di consulenza gratuito per le mamme e per gli specialisti che le seguono. È sufficiente inviare una mail a info@genefood.it oppure telefonare allo 06. 8505.800.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Contenuto sponsorizzato

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti