Non lasciare il bebè al sole!

Silvia Huen A cura di Silvia Huen - Direttore Pubblicato il 08/05/2016 Aggiornato il 08/06/2016

Forse non tutti sanno che i piccoli sotto l’anno di età non andrebbero mai esposti al sole diretto, neanche se ben protetti da un solare per l’infanzia ad altissima protezione.

Che il sole faccia bene ai bambini è una certezza avallata dai pediatri: stimola la produzione di vitamina D nella pelle e la calcificazione delle ossa, attiva il sistema immunitario, aumenta il buonumore, è un toccasana per la dermatite atopica.

I bambini, però, non sanno ancora mettere in atto i naturali meccanismi di protezione dai possibili danni provocati dal sole. La loro pelle è sottile, fragile, sensibile e, soprattutto, indifesa: i loro melanociti, cioè le cellule addette alla produzione di melanina, sono ancora immaturi, e quindi incapaci di dare luogo a un’abbronzatura adeguata.

Il discorso vale ovviamente per i piccoli di tutte le età, ma è tanto più importante quanto più si scende sotto i dodici mesi di vita. Certo – si può obiettare – nessuna mamma porterebbe in spiaggia il proprio bimbo senza proteggerlo con un solare adatto. E oggi il mercato ne offre davvero di ogni tipo, formulati specificamente per l’infanzia, provvisti di filtri ultrasicuri, privi di sostanze chimiche a rischio o allergizzanti, facili da applicare, resistenti all’acqua, al sudore, al caldo, alla sabbia…

Ma spesso ci si dimentica che la protezione cosmetica non è sufficiente per i piccoli con meno di un anno di età. Non a caso i pediatri raccomandano di non esporre i bebè al sole diretto. E questo indipendentemente dall’applicazione di creme solari protettive.

Il discorso vale ovviamente per le ore più calde e pericolose, ossia dalle 12 alle 16 (ora legale), ma non solo. Spesso invece si vedono mamme e papà che, per trovare un po’ di refrigerio vicino all’acqua, passeggiano sul lungomare con i piccoli in braccio, convinti in buona fede che un po’ di sole diretto non possa che fare bene.

Non basta, invece, proteggerli con un solare, meglio lasciarli sotto l’ombrellone o, meglio ancora, portarli via dalla spiaggia nelle ore centrali della giornata. I più piccoli, infatti, soffrono molto anche il caldo perché il loro sistema termoregolatore è ancora immaturo e non permette una adeguata traspirazione.

Evitare il sole “a picco”- quello, per intenderci, più caldo e più a rischio di scottature – resta comunque un consiglio valido anche per i più grandicelli, non solo per scongiurare nell’immediato arrossamenti ed eritemi che potrebbero rovinare la vacanza, ma anche – come hanno ormai dimostrato numerosi studi scientifici – per prevenire il rischio di melanomi e altri tumori della pelle nell’età adulta.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Beta h-CG che aumentano poco in 8^ settimana: proseguirà la gravidanza?

28/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una volta visualizzati con l'ecografia l'embrione e il battito del cuoricino non ha più senso continuare a dosare le beta nel sangue, perché il loro andamento a questo punto della gravidanza non è predittivo di nulla.   »

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti