Una domanda di: Viviana
Ho una figlia di 18 anni appena compiuti. Con il padre non sono sposata e siamo divisi da tanti anni. Non c'è nessuna sentenza di avvocati per il mantenimento. Le ha sempre passato 300 euro o 250 in base alle sue possibilità. Ora che è maggiorenne vorrebbe darle qualcosa solo quando le serve. Mia figlia ha finito di studiare a giugno con diploma, ma non lavora ancora e vive con me che praticamente l'ho cresciuta. Lui è tenuto comunque a degli obblighi verso di lei o può fare come vuole?
Risponde l'avvocato Carolina Giussani del foro di Milano. L'assegno di mantenimento ai figli è dovuto fino al raggiungimento dell'indipendenza economica, quindi l'obbligo non decade automaticamente con il compimento dei 18 anni, né con il conseguimento del diploma. Dunque, se i figli scelgono di intraprendere gli studi l'universitari l’obbligo di mantenimento dovrà essere assolto anche dopo la laurea fino al loro inserimento nel mondo del lavoro, adeguato al titolo ottenuto. Molte possono essere le variabili, ad esempio non è dovuto il mantenimento se il figlio non si impegna negli studi (e quindi non è in regola con gli esami e procrastina senza giustificato motivo la fine degli studi) e/o non cerca lavoro a studi conclusi, ma non basta un modesto ritardo nel conseguimento del titolo di studio. Dunque, il padre di Sua figlia ha l'obbligo di continuare a versare un regolare contributo al mantenimento ordinario e deve farsi carico anche delle spese cosiddette straordinarie quali i costi scolastici e le spese mediche – giusto per indicare le due voci più importanti – fino a quando la ragazza diventerà economicamente autonoma e non potrà quindi, solo perché la figlia ha compiuto 18 anni, offrirle "qualcosa solo quando le serve", né "fare come vuole". Segnalo che tutti i tribunali italiani hanno formulato propri protocolli di gestione e ripartizione delle spese straordinarie (o adottato quelli dei maggiori tribunali) reperibili sul sito web del singolo tribunale. Tenga presente che nella materia del diritto di famiglia contano molto le situazioni economiche oggettive dei due genitori e le reali necessità e aspirazioni dei figli: è sempre opportuno consultare un legale esperto della materia che possa consigliare e, se possibile, favorire il raggiungimento di un accordo che potrà poi essere formalizzato in tribunale in modo da essere dotato di efficacia esecutiva qualora il genitore tenuto al versamento del contributo non vi provveda.
Esistono anche consultori che offrono un servizio di consulenza gratuito che permetterà al genitore collocatario di comprendere i propri diritti in relazione al proprio caso specifico: si può informare al riguardo presso il Comune di residenza.
BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.
