BPA nelle lattine dell’olio?

Luca Foltran A cura di Luca Foltran Pubblicato il 21/05/2019 Aggiornato il 21/05/2019

Gli imballaggi per uso alimentare immessi legalmente sul mercato non espongono ad alcun rischio per quanto riguarda la potenziale contaminazione degli alimenti da parte del bisfenolo A.

Una domanda di: Valentina
Ho letto che le lattine delle bibite contengono bpa (bisfenolo A). Ho visto che all’asilo di mio figlio usano l’olio extravergine contenuto nelle latte da 5 litri. Anche quelle contengono bpa? Sono sicure per le pappe dei bimbi ?

Gentile signora,
il bisfenolo A o BPA è un interferente endocrino in grado di alterare l’equilibrio ormonale e il metabolismo. In effetti è utilizzato in materiali plastici, nei rivestimenti interni delle lattine di bibite e di cibi in scatola: da qui può migrare in piccole quantità nel cibo, soprattutto in determinate condizioni (conservazione prolungata, alte temperature, alimenti con elevata presenza di grassi), mettendo potenzialmente a rischio la salute dei soggetti più vulnerabili come neonati, bambini e donne incinte.
Proprio per questi motivi la legge europea, recentemente aggiornata, ne prevede il divieto totale d’impiego nella produzione di tazze e bottiglie in policarbonato destinate a lattanti nonché nei rivestimenti di imballaggi destinati a formule per lattanti e alimenti per la prima infanzia.
Una latta destinata a contenere olio come quella descritta potrebbe in effetti avere all’interno un rivestimento prodotto con l’impiego BPA ma non vi sono ragioni di preoccupazione perché la legge impone anche dei limiti di migrazione: se la sostanza è utilizzata non deve passare nel cibo oltre soglie quantitative ben definite (50 microgrammi per ogni chilogrammo di alimento).
Questo valore limite che ogni imballaggio immesso legalmente sul mercato deve rispettare (parametro appurato mediante severi test condotti in laboratorio) garantisce che l’esposizione al BPA non costituisca un pericolo per la salute umana nè per adulti nè per bambini. Con cordialità.

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