Coronavirus: si sta indebolendo perché arriva l’estate?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/05/2020 Aggiornato il 10/05/2020

Massimo Ciccozzi, scienziato, responsabile dell’Unità di statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma spiega che il Sars-CoV-2 potrebbe andare incontro a modificazioni a noi favorevoli. Ma pone anche l'accento sul rischio di abbassare la guardia.

Una domanda di: Stefania
Buongiorno, ho sentito dire che il nuovo corona virus sta indebolendosi e che se è vero che continua a contagiare e a diffondersi è anche possibile che lo faccia con conseguenze meno devastanti. E’ dovuto all’arrivo dell’estate? Possiamo dunque sperare che con la stagione calda il pericolo diminuisca? Un’altra domanda: le IgG, cioè gli anticorpi che produciamo per combattere il coronavirus e che dovrebbero preservarci dalla possibilità di essere contagiati una seconda volta, per quanto rimangono attive nell’organismo? Sono sicura che potrò contare su una risposta attendibile (ce ne è bisogno, in questo momento in cui si legge tutto e il contrario di tutto). Grazie di cuore.

Risponde il dottor Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma (www.unicampus.it), che ha parlato di perdita di potenza del Sars-CoV-2 durante una recente audizione in Senato. “Il coronavirus con cui ci troviamo alle prese si sta modificando, almeno parzialmente, perché tutti i virus per loro precisa caratteristica mutano in misura più o meno significativa. La trasformazione del coronavirus potrebbe giocare a nostro favore, cioè potrebbe diminuirne la contagiosità. E’ comunque solo un’ipotesi che non deve assolutamente suggerire di abbandonare le uniche armi di cui attualmente disponiamo per proteggerci: il distanziamento sociale e le mascherine. Non possiamo sperare che l’arrivo dell’estate lo debelli, anche se è nota la sua preferenza per un habitat fresco, del resto comune a tutti i virus respiratori. E’ vero però che durante la bella stagione si tende a stare maggiormente all’aperto dove è più difficile che avvenga il contagio anche perché è meno complicato mantenere la distanza di sicurezza dagli altri di minimo un metro. Per quanto riguarda gli anticorpi di “lunga durata” in realtà non sappiamo per quanto permangano nell’organismo. Ma non deve stupire: è un virus nuovo ed è troppo poco tempo che si sono avviati studi sul sangue dei guariti per poter definire con un certo margine di sicurezza per quanto tempo assicurino l’immunità e, quindi, impediscano un’eventuale reinfezione. Ricordo che avere le IgG non esclude la possibilità di essere ancora contagiosi: ci sono casi in cui una persona ha gli anticorpi IgG e, contemporaneamente, il tampone positivo. Vuol dire che il coronavirus si annida nelle sue alte vie respiratorie e quindi può trasmetterlo attraverso le goccioline respiratorie che si emettono starnutendo, tossendo e anche solo parlando. E’ verosimile invece che una persona con tampone e IgG positivi sia al riparo dal rischio di ammalarsi di CoVid-19, che è la sindrome di cui il nuovo coronavirus, il Sars-CoV-2, è responsabile”.

BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.


Chiedilo a BimbiSani&Belli

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Candeggina inalata in gravidanza: ci sono rischi?

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

La candeggina può essere pericolosa se inalata insieme ad altri prodotti che sprigionano gas tossici. Da sola, invece, non espone a rischi.   »

Idronefrosi del feto

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

È importante individuare con l'ecografia eventuali anomalie dell'apparato urinario, per avere modo di sottoporre il neonato a tutte le indagini del caso subito dopo il parto.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti