Rigurgito della valvola tricuspide individuato con l’ecocardio fetale

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/06/2021 Aggiornato il 20/06/2021

Riguardo un'anomalia cardiaca rilevata nel feto dall'ecografia risponde il dottor Giulio Pompilio, vicedirettore scientifico del Centro cardiologico Monzino IRCCS di Milano.

Una domanda di: Alessia
Salve….sono a 28 settimane di gravidanza…ho effettuato un’ecocardio
fetale ed è stato riscontrato un rigurgito della valvola tricuspide…devo
ripetere il controllo tra un mese…volevo sapere se è una cosa grave e
cosa comporta. Grazie.

Risponde il dottor Giulio Pompilio, vicedirettore scientifico del Centro cardiologico Monzino IRCCS di Milano:
Va puntualizzato prima di tutto che, grazie alla diffusione della ecocardiografia specialistica fetale, l’insufficienza della valvola tricuspide (IT) nel feto è oggi un riscontro abbastanza frequente. Grazie alle nuove metodiche ecografiche, soprattutto con tecniche tridimensionali, nel primo trimestre di gravidanza, come nel suo caso, cara lettrice, viene riscontrata un’insufficienza lieve della tricuspide in più dell’80% dei feti, dato che peraltro si riduce molto nel secondo trimestre. L’IT lieve è un reperto che viene trovato anche nei bambini e negli adulti sani.
Diverso è quando tale riscontro è di maggiore entità ed evolve nel tempo. In questo caso, l’IT può essere associata a diverse cardiopatie congenite (es.
anomalia di Ebstein, atresia della tricuspide) o a fattori extracardiaci come l’idrope fetale non immunologica o il diabete materno. Spesso, inoltre, è stata rilevata in feti con ritardo di crescita o con sindrome di Down.
Ciò detto, mi sento di rassicurarla perché, come detto, l’IT nel feto è prevalentemente un rilievo benigno ed il suo corretto inquadramento con ecografia specialistica può fornire fin da subito una conferma alle mie parole. Cordialmente

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