Streptococco: quando va iniziata la cura?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/07/2023 Aggiornato il 10/07/2023

Il dottor Antonino Reale, pediatra dell'Ospedale Bambino di Gesù di Roma risponde in merito alle tempistiche con cui somministrare l'antibiotico in caso di infezioni da streptococco.

Una domanda di: Daniele
Salve, avendo 3 bambini che quest’anno si sono ammalati per ben 3 volte di faringite streptococcica ho studiato in modo approfondito tutte le linee guida e il materiale a mia disposizione, facendo ricerche anche a PubMed ( sono odontoiatra). Le linee guida italiane parlano di 9 giorni di tempo dall’esordio dei sintomi per poter iniziare antibioticoterapia senza che ciò comporti un rischio aumentato di sequele tardive. Su internet però ho trovato un’ intervista di un rinomato pediatra dell’ospedale Bambino Gesù ( Antonino Reale) in cui più volte afferma che l’ antibiotico va cominciato entro massimo 5 giorni (e non 9) dall’esordio della sintomatologia per essere certi di non avere un rischio aumentato di sequele tardive (cardite reumatica o problematiche renali suppongo). Chiedo delucidazioni sulle tempistiche corrette per evitare rischi di conseguenze tardive post infezione da SBEA.

Risponde il dottor Antonino Reale, pediatra dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma: Gentile lettore, le linee guida italiane, che poi sono le stesse condivise dalla Comunità scientifica internazionale, danno un’indicazione molto semplice, che prescinde assolutamente dal numero dei giorni a cui lei allude: la terapia con antibiotico in caso di infezione da streptococco va iniziata IL PRIMA POSSIBILE. Questo è il suggerimento, il cui significato è che se il pediatra diagnostica, per esempio, la scarlattina non deve attendere l’esito degli esami di laboratorio per prescrivere l’antibiotico ma lo dà immediatamente. Per quanto riguarda la questione dei 9 giorni le cose stanno così: posto che l’antibiotico va iniziato il prima possibile, dagli studi condotti sull’argomento “tempistica con cui somministrare l’antibiotico in caso di infezione da streptococco” hanno rilevato che somministrare l’antibiotico fino a 9 giorni dopo la comparsa dei sintomi non aumenterebbe il rischio di malattia reumatica. Si tratta comunque di studi alquanto datati  e con evidenze scientifiche non elevate che probabilmente non tengono in gran conto il fatto che lo streptococco, se non viene trattato al più presto,  può dare, oltre alla malattia reumatica,  numerose e non rare complicazioni precoci, quali ascesso retrotonsillare, otite, polmonite, fascite necrotizzante, meningite, sepsi. Credo comunque che  attualmente non ci siano bambini, almeno non da noi, con un’infezione da streptococco a cui non venga prescritto immediatamente l’antibiotico in caso di infezione da streptococco. Più in generale confermo che è sempre preferibile somministrare entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi. Cordialmente.

BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.


Chiedilo a BimbiSani&Belli

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti