A otto settimane non si vede ancora l’embrione

Dottor Gaetano Perrini A cura di Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 01/11/2022 Aggiornato il 01/11/2022

Se a otto settimane l'embrione non si vede, prima di pensare al peggio, si può ipotizzare che il concepimento sia avvenuto più tardi rispetto all'epoca presunta. Un successivo controllo, da effettuare a distanza di una-diue settimane, potrà svelare se la gravidanza sta procedendo.

Una domanda di: Michele
Buonasera, è possibile che a otto settimane si veda il sacco vitellino ma non l’embrione? Oppure si è calcolato male i giorni dell’ovulazione? Grazie.

Dottor Gaetano Perrini
Dottor Gaetano Perrini

Buongiorno, come lei ha ben intuito talvolta l’ovulazione avviene in un momento successivo a quello che si ipotizza e che per convenzione si stabilisce sia a metà del ciclo, quindi in un ciclo di 28 giorni al 14mo giorno. Pertanto è possibile che l’ecografia ridati la gravidanza. Ossia consideri le settimane non più a partire dalla data di inizio dell’ultima mestruazione, come vuole il calendario osetrico classico, ma sulla base di quanto rileva l’ecografia. Generalmente il ricontrollo a distanza di una settimana o due è sufficiente per comprendere ed eventualmente permettere una ridatazione per far rientrare così tutti gli elementi nella “normalità“. In generale, non si conteggia mai la gravidanza dalla data in cui si presume sia avvenuta l’ovulazione e neppure in quella in cui è avvenuto il rapporto sessuale, perché in primo luogo è pressoché impossibile stabilire a tavolino quando avviene l’ovulazione (tante variabili la influenzano), in secondo luogo il concepimento può avvenire sette giorni dopo o sette giorni prima rispetto alla data del rapporto sessuale. Le settimane di gravidanza, fino all’eventuale ridatazione effettuata grazie all’ecografia, si contano a partire dalla data di inizio dell’ultima mestruazione. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti