A quattro anni cosa (e quanto) deve mangiare?

Dottoressa Lisa Mariotti A cura di Lisa Mariotti - Dottoressa specialista in Nutrizione Pubblicato il 07/09/2020 Aggiornato il 14/09/2020

La parola d'ordine rispetto all'alimentazione di un bambino è "varietà". Senza eccessi, specialmente per quanto riguarda le proteine.

Una domanda di: Giuliana
Ho una nipotina di 4 anni che mangia abbastanza bene tutti gli alimenti che le vengono introdotti nella dieta. Il problema sta nella quantità di cibo.
Dopo due bocconi è già sazia e a fatica a mangiare altro. Quanto dovrebbe mangiare un bimbo a questa età? È bene assecondarlo o cercare di insistere
un po’? Grazie.
Lisa Mariotti
Lisa Mariotti

Cara Giuliana,
dopo l’anno di età il bambino si accosta gradualmente al cibo degli adulti. In generale, una dieta ben bilanciata deve includere, sia a pranzo sia a cena, alimenti provenienti dai diversi gruppi alimentari e quindi prevedere: una fonte proteica (carne o pesce o uova o formaggi o legumi), una quota di carboidrati apportata dai cereali (come la pasta, l’orzo, il riso, etc.), grassi (preferibilmente sotto forma di olio extravergine di oliva), verdura e frutta.
E’ importante non eccedere con le proteine in questa fase della crescita e soprattutto non includere due fonti proteiche nello stesso piatto (per esempio, aggiungendo formaggio grattugiato quando già presente una fonte proteica). In termini di frequenza di consumo settimanale un bambino dovrebbe mangiare 2 porzioni di formaggio, 3 di carne, 4 di pesce, 4 di legumi e 1 di uova. Tutti i giorni, a tutti i pasti inoltre, frutta verdura e cereali.
Le porzioni degli alimenti in questa fascia di età sono circa: 45-50 g per pasta, riso, cereali, 60 g per carne e pesce, 50 g di uovo, 110 g di legumi freschi, 50 g per i formaggi e circa 80-100 g di verdura.
E’ importante inoltre, per rispettare il senso di fame e sazietà del bambino (com’è opportuno fare), mantenere regolari i 5 pasti al giorno (colazione, 2 spuntini, pranzo e cena) e mantenerli distanziati uno dall’altro, evitando i fuori pasto. Con cordialità.

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