A sette settimane perché non si vede l’embrione?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 20/02/2019 Aggiornato il 20/02/2019

Se la gravidanza evolve regolarmente, a metà del primo trimestre l'embrione (o almeno il sacco vitellino) si dovrebbero visualizzare con l'ecografia.

Una domanda di: Sonia
Le scrivo in quanto molto in ansia. Premetto di avere cicli irregolari e abbondanti (riporto di seguito il dettaglio degli ultimi mesi:
01/10/2018 – 05/11/2018 – 26/11/2018 – 23/12/2018). La data dell’ultima mestruazione è stata dunque il 23/12/2018. Il primo febbraio mi reco dalla
ginecologa per un ritardo; tramite ecografia transvaginale, la dottoressa riscontra la presenza di camera gestazionale regolare (mi perdoni, non
ricordo le misure). Il giorno 12 febbraio vengo sottoposta alla seconda visita e ancora non viene rilevata la presenza dell’embrione (né del sacco vitellino); la camera gestazionale
c’è, e risulta cresciuta rispetto alla visita precedente. Io so per certo di aver avuto un unico rapporto con il mio compagno il primo gennaio 2019 (quello precedente risale al mese di
novembre 2018). Con questa informazione certa, è possibile pensare che fosse ancora presto per poter individuare l’embrione durante le visite del primo e
del 12 febbraio? Anche perché mi è stata prospettata l’ipotesi dell’uovo chiaro, motivo per cui mi sento molto in ansia. Io non ho mai avuto perdite
ematiche, ho dolore al seno e nausea occasionale. La prossima visita è stata fissata al 28 febbraio, e sembra
un’eternità. La ringrazio anticipatamente per il cortese riscontro.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, mi dispiace doverle confermare quello che le hanno ipotizzato i miei colleghi, ossia l’ipotesi dell’uovo chiaro.
Significa che si è sviluppata la camera gestazionale nell’utero e tuttavia non riusciamo a visualizzare ecograficamente l’embrione all’interno di questa.
Non vuol dire che l’ovulo non sia stato fecondato, intendiamoci: la gravidanza deriva sempre da un ovulo fecondato da uno spermatozoo.
Tuttavia, è possibile che l’embrione nelle sue primissime fasi abbia avuto delle difficoltà e si sia arrestato nel suo sviluppo quando ancora era troppo piccolo per essere riconoscibile attraverso l’ecografia. Se lei ha avuto un solo rapporto il primo di gennaio, direi che in base alla sua ultima mestruazione del 23 dicembre, il concepimento è plausibile che sia avvenuto attorno al 6 gennaio. Di conseguenza lei avrebbe dovuto essere rispettivamente a 5+5 e 7+2 settimane di gravidanza il primo e il dodici di febbraio. A quell’epoca dovremmo visualizzare non solo la camera gestazionale in utero, ma anche l’embrione o per lo meno il sacco vitellino. Credo quindi che si possa nel suo caso fare diagnosi di aborto interno.
Il fatto che la sua prossima visita sia prevista in data 28 di febbraio significa che il collega ha immaginato di lasciarle del tempo per elaborare questa notizia così difficile da accettare e, magari, aspettare che la natura faccia il suo corso. Se la gravidanza si è fermata così precocemente, ci aspettiamo che lei inizi ad avere delle perdite ematiche e dei dolori pelvici che porteranno poi l’utero a ripulirsi autonomamente, senza bisogno che lei si sottoponga al raschiamento. Credo che questa possibilità sia meno traumatica sia a livello psicologico che fisico e mi sento di consigliarla anch’io.
Capisco che per una donna sia una sconfitta clamorosa perdere il bimbo che aspetta (magari da tanto tempo)…mi sento però di dirle che i figli non si perdono mai del tutto. Le raccomando di farsi sostenere dal suo compagno in questo momento particolare: lui può capirla più di tutti!
Resto a disposizione se desidera, cordialmente.

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