Aborti spontanei: può essere colpa del sovrappeso?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 25/03/2023 Aggiornato il 25/03/2023

L'obesità può essere un ostacolo al buon andamento della gravidanza e anche una nemica della fertilità, ma non può essere l'unica responsabile della poliabortività quando non è in forma particolarmente grave.

Una domanda di: Ivana
Buon giorno, volevo chiedere un consiglio per sapere se ciò che ho vissuto sia un mio pensiero o una patologia. Io oggi ho 38 anni, ho 4 figli tutto bene nelle gravidanze: i primi 3 li ho avuti giovanissima, la quarta gravidanza a 30 anni ma al 7° mese ero troppo grassa e mi è stato detto di passare gli ultimi mesi a letto. Alla fine della gravidanza pesavo 72 chilogrammi. Prima della quarta gravidanza ho avuto un aborto spontaneo interno e pesavo 66 chlogrammi, mi ero messa a dieta per la prima volta nella mia vita e sono tornata a un peso diciamo buono, 59 chilogrammi, visto che per tutta la vita non ho mai pesato più di 56 chilogrammi. Sono rimasta incinta della quarta figlia dopo avere fatto la mia prima dieta. Nella mia quinta gravidanza ero 66 chilogrammi e si è interrotta senza un motivo alla 20ma settimana lasciandomi a un peso di 72 chilogrammi. Dopo 6 mesi mi rimetto a dieta, arrivo a 63 chilogrammi e rimango di nuovo incinta, arrivo a quasi 3 mesi con un peso di 69 chilogrammi e ho un altro aborto spontaneo interno. Ora peso 69 chilogrammie non riesco neanche con delle medicine per la fertilità a rimanere incinta, abbiamo fatto tanti test io e mio marito, è tutto perfetto, ora io penso che il fatto di non riuscire a portare a termine una gravidanza sia che il mio corpo, dopo essere giunto a un certo peso, non sopporti più la gravidanza. Può essere così o mi sbaglio ? La prego di aiutami io adoro i bambini e grazie a Dio posso anche permettermi di averne almeno un altro, la prego mi aiuti.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Cara signora, non mi è facile darle una risposta accurata perché mi mancano parecchie informazioni importanti come ad esempio la sua statura e quali esami lei abbia già effettuato con esito di normalità. Direi che mi pare molto improbabile che ci sia una correlazione diretta tra l’aumento del suo peso corporeo e la possibilità che la gravidanza si interrompa. Noi sappiamo che l’obesità può essere un ostacolo al buon andamento della gravidanza e anche una nemica della fertilità, ma non può essere l’unica spiegazione di ciò che le sta capitando (e le è capitato) anche perché nel suo caso presumo si tratti di un semplice sovrappeso e non di una vera e propria obesità. C’è un valore che si può calcolare facilmente per valutare normopeso, sovrappeso e obesità vera e propria: l’indice di massa corporea (BMI in inglese, acronimo di Body Mass Index). Si ottiene dividendo il peso in chili per la sua altezza espressa in metri ed elevata al quadrato (se preferisce anche peso/altezza/altezza ) Il normopeso è compreso tra 18 e 24.9, sovrappeso da 25 a 29.9, obesità se maggiore di 30. Se lei fosse alta 1,6 metri, pesando 69 chili avrebbe un BMI di 26.9 ossia si troverebbe in sovrappeso. Se invece la sua altezza fosse di 1.75 metri con un peso corporeo di 69 chili avrebbe un BMI di 22.5 quindi si troverebbe nel normopeso. Credo che sia importante mettersi nelle mani di un ginecologo con esperienza di poliabortività in modo da non trascurare gli accertamenti più utili per individuare eventuali patologie capaci di ostacolare la gravidanza. In alternativa, le segnalo l’esistenza di una disciplina chiamata Naprotecnology. Si tratta di una disciplina che si prefigge di mettere a servizio della coppia che desidera concepire un figlio, tutti gli strumenti perché ciò possa avvenire in modo naturale, approfondendo le cause di infertilità sia maschile che femminile e, dove possibile, rimuovendo l’ostacolo. La ritengo più interessante rispetto alla procreazione medicalmente assistita (cui facilmente si ricorre anche in pazienti della sua età e a volte persino più giovani) in quanto quest’ultima comporta dei rischi in termini di salute sia materna che del nascituro, tralasciando il carico sia in termini economici che psicologici per la coppia. Spero di esserle stata di aiuto, mi tenga aggiornata se lo desidera, cordialmente.

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