Aborti spontanei ripetuti e tardivi

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 16/04/2024 Aggiornato il 16/04/2024

Esiste un protocollo di assistenza da seguire per consentire il preseguimento di una gravidanza successiva a vari aborti spontanei, di cui uno dovuto alla rottura prematura delle membrane.

Una domanda di: Patrizia
Salve dottore, le scrivo perché dopo una prima gravidanza andata benissimo ho avuto 3 aborti. Il primo a 23+4 travaglio improvviso dovuto a corioamnionite così come risultato dall’istologico. Dopo 4 mesi rimango di nuovo incinta ma ho un aborto spontaneo a 10 settimane senza raschiamento. Al che la nuova ginecologa che mi segue consiglia di fare test genetici per poliabortivita da cui viene fuori solo una mutazione mthfr, pertanto sia il genetista che la ginecologa mi consigliano prima di riprovare di assumere per tre mesi cardioaspirina e morfolic. Dall’ultimo aborto passano 10 mesi e rimango di nuovo incinta. Al primo controllo la ginecologa mi consiglia di prendere sempre cardioaspirina e morfolic più magnesio dicloflor e ovuli vaginali difasan 7 giorni al mese…tutto procede bene a parte un polipo al collo dell’utero che mi crea un piccolissimo sanguinamento alla 6 settimana…purtroppo alla 19^ settimana una mattina improvvisamente mi sento bagnata…corsa al pronto soccorso diagnosi PPROM (rottura prematura delle membrane), mi ricoverano e dopo due giorni a letto antibiotici il terzo giorno il collo dell’utero inizia ad ammorbidirsi. Vengo portata in sala parto ma dopo qualche ora mi sale la temperatura a 38.5 per cui mi inducono il parto. La bambina nasce morte e mi fanno raschiamento. Mi dicono che la PPROM avviene per infezione. I tamponi cervicali e vaginali fatti al pronto soccorso risulteranno negativi così come l’urinocultura. Alla visita di controllo dopo 40 giorni l’utero è ok e il pap test risulta negativo. La ginecologa mi consiglia di fare un’isteroscopia con biopsia per escludere un’endometrite cronica. Ancora non ho i risultati dell’istologico sulla placenta e sul feto e non ho fatto isteroscopia ancora. La ginecologa dice che a parte questo non ha altri esami da farmi fare perché rimango incinta subito (ho 41 anni adesso) e la gravidanza non ha avuto problematiche. Volevo sapere che ne pensa del percorso consigliatomi e come mai se c’è un\’infezione nn ho sintomi. Sono molto scoraggiata. Grazie anticipatamente.

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Patrizia,
gli aborti tardivi richiedono sempre molta riflessione per individuare la causa della perdita gestazionale.
Il mio protocollo di assistenza include una indagine di cause infettive sulla donna e sull’uomo, un trattamento antibiotico preventivo, un trattamento antibiotico durante la gestazione, un cerchiaggio per rinforzare il collo dell’utero.
In tanti anni di esperienza con questa patologia ho perso la mia battaglia una sola volta. Mentre in tutti gli altri casi siamo riusciti a giungere a termine in più di una gravidanza.
Per mia scelta, discutendo a fondo con la paziente perché lo faccio, se il parto avviene per via cesarea lascio il cerchiaggio in sede per le successive gravidanze.
Deve trovare un collega che sia abituato a seguire queste patologie e se non lo riesce a individuare io resto a sua disposizione.
Un saluto molto cordiale.

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