Aborto spontaneo: colpa dell’ecografia?

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 29/05/2025 Aggiornato il 04/06/2025

Né visite né ecografie possono causare l'interruzione della gravidanza. Nella maggior parte dei casi l'aborto spontaneo è dovuto a uno sbilanciamento cromosomico dell'embrione.

Una domanda di: Elena
Mi è successa una cosa simile alla ragazza che ha subito un aborto dopo una ecografia poco piacevole. A me è capitato di avere iniziato ad avere perdite alla quinta settimana e sono durate per 15 giorni. Mi sono dunque recata al controllo in ps e il medico ha detto non trovare la causa di queste perdite (nessun distacco o cose visibili). Abbiamo visto il feto che all’alba della settima settimana era di 1 cm e per la prima volta abbiamo visto battere il cuoricino. Devo dire che il medico ha continuato a premere insistentemente per verificare una infezione che sembrava vedere (poi non confermata da nessuna delle due ginecologhe dove mi sono recata successivamente). La notte stessa le perdite sono triplicate e dopo poche ore purtroppo ho abortito. Mi è parsa una vicenda piuttosto strana e volevo capire se fosse possibile.
Grazie per la disponibilità.

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Elena,
in oltre il 90 per cento delle interruzioni spontanee della gravidanza le perdite sono dovute a uno sbilanciamento cromosomico del concepito. La natura non permette infatti che una gravidanza evolva se l'embrione è interessato da gravi anomalie. Non c'è dunque relazione tra un aborto spontaneo e una ecografia o una visita ostetrica. Importante è invece che lei, prima di cercare una nuova gravidanza, effettui il tampone vaginale per la ricerca di infezioni e, se il suo curante è d'accordo, esegua un'isteroscopia con biopsia. Una volta effettuate queste indagini, potremo affrontare la prossima gravidanza con tranquillità. Cordialmente.

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