Aborto spontaneo in seguito alla PMA: si poteva fare di più?

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 05/03/2024 Aggiornato il 05/03/2024

Le statistiche dicono che nel 15-20 per cento dei casi le gravidanze di donne che hanno più di 35 anni si interrompono spontaneamente. La causa più frequente è uno sbilanciamento cromosomico dell'embrione, in presenza del quale non si può fare nulla per evitare l'aborto.

Una domanda di: Stefania
Salve, dopo un percorso di PMA, sono rimasta incinta (38 anni) ma l’ho perso a 10 settimane. Dopo il raschiamento l’istologico ha evidenziato una mancata conversione fisiologica delle arteriole spiraliforme. cosa significa? Assumevo acido folico, 2 ovuli di Progeffik ogni sera e una puntura ogni 3 giorni. Potevo assumere altre cose per dare più forza al feto? Grazie.

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Stefania, tra il 15% e il 20% delle gravidanze, nelle donne che hanno passato i 35 anni di età, si interrompono nel primo trimestre. La causa principale di queste interruzioni è che l’embrione è affetto da uno sbilanciamento cromosomico incompatibile con la prosecuzione della gravidanza, l’esame che può accertare questo si chiama “analisi citogenetica” e il suo riscontro è invece di un esame istologico con ben scarsa capacità informativa . Spero abbia ancora embrioni e sono certo che riuscirà a realizzare il suo desiderio di diventare mamma. Ne parli con i suoi curanti e proceda senza timore verso un nuovo tentativo in vitro o un tentativo di recupero di fertilità spontanea. Un saluto cordiale.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti