Aborto spontaneo: quanto ci vuole perché tutto torni a posto?

Professoressa Anna Maria Marconi A cura di Anna Maria Marconi - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 15/11/2022 Aggiornato il 17/07/2023

In seguito a un interruzione spontanea della gravidanza è corretto attendere che la situazione ritorni alla normalità per almeno due settimane.

Una domanda di: Rosa
Ho avuto l’ultimo ciclo il 6 di settembre il 27 ottobre mi hanno fatto la prima ecografia interna ma non si sentiva niente e mi hanno dato la cardioaspirina da 100mg. Il primo novembre ho avuto un’abbondante perdita dopo il 3 ho fatto un’altra ecografia interna si vede una macchia nera ma non si sente il battito e non si vede l’embrione. Il 4 mi rifanno un’altra ecografia interna e non si vedeva niente. Il martedì faccio il beta ed è sceso da 9600 a 8200, così mi dicono che non c\’è più la gravidanza. E mi dicono di aspettare che arrivino le mestruazioni. Io associo il mio aborto alla cardioaspirina: può essere? E come devo comportarmi che ho i dolori da 4 giorni ma non vengono le mestruazioni?

Anna Maria Marconi
Anna Maria Marconi

Gentile signora, stia tranquilla, la cardioaspirina non può aver fatto danni anche se non era affatto necessario che la prendesse. Per il resto, la condotta d’attesa per la risoluzione di un aborto spontaneo può anche durare due settimane, quindi bisogna armarsi di pazienza e attendere che qualcosa succeda. Dovrebbero averle dato comunque un appuntamento per verificare cosa sta succedendo ed eventualmente cambiare strada. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti