Aborto spontaneo: quanto durano le perdite e dopo quanto cercare un’altra gravidanza?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 25/03/2024 Aggiornato il 25/03/2024

In seguito a un aborto, ci possono volere vari giorni prima che le perdite ematiche scompaiano, dopodiché è opportuno attendere due cicli prima di cercare una nuova gravidanza.

Una domanda di: Cristiana
Con la presente volevo chiedere una informazione. Dopo dieci settimane abbiamo perso il piccolo, il giorno di venerdì 15 marzo ho avuto l’intervento farmacologico per espellere la camera gestionale, per tre giorni le perdite erano molto abbondanti tanto che il sabato successivo 16 marzo per un controllo e mi fu riferito che stavo procedendo bene, nei giorni successivi le perdite erano abbondanti solo la notte e per questo andai a fare un controllo il martedì 19 marzo in quanto avevo pensato ad una emorragia. Ora da ieri le perdite sono minori e per questo volevo sapere quanto ancora durerà questa questione, tenendo presente che non sono mai regolare nel ciclo e anche perché vorremmo riprovarci nuovamente subito, sperando che vada tutto bene sino al parto e non com’è accaduto alla prima esperienza moralmente devastante.
Rimanendo in attesa di un suo cordiale riscontro, auguro una buona giornata. Cordiali saluti.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, l’aborto è un’esperienza moralmente devastante, come giustamente dice lei.
Anche il fatto che fosse la sua prima esperienza di gravidanza non l’aiuterà purtroppo a vivere con serenità e disinvoltura la prossima dolce attesa che già tanto desidera.
La capisco bene come mamma (lei lo è diventata: ora il vostro piccolo è un angioletto che vi protegge dal Cielo), anche se come medico sento l’urgenza di dirle che è opportuno attendere un breve tempo (un paio di mesi, anzi di cicli mestruali) per dare modo all’organismo di riprendersi dall’aborto stesso.
Visto che ha notato perdite ematiche abbondanti, potrebbe essersi anemizzata e questo non aiuta purtroppo il tono dell’umore che immagino già basso.
Inoltre, in gravidanza tutte le scorte di ferro vengono messe a disposizione del nascituro che deve fabbricare i suoi globuli rossi e questo non di rado azzera i depositi materni, mettendo la mamma a rischio di anemizzarsi ulteriormente.
Forse potrebbe essere utile controllare con degli esami ematici il suo emocromo e la ferritina, non appena le perdite ematiche saranno terminate, come probabilmente accadrà a breve.
Anche un TSH riflesso mi piacerebbe prescriverle, così da essere certi che la tiroide stia bene e non sia magari implicata nell’aborto.
Allo stesso tempo, si potrebbero valutare i livelli di vitamina D, così da supplementarla in caso di carenza.
Infine, le ricordo di assumere acido folico in vista della prossima ricerca di gravidanza. Il dosaggio solitamente consigliato è di 400 microgrammi/die ed è meglio assumerlo lontano da the e latticini: è anche mutuabile, ossia prescrivibile con ricetta dal medico curante.
Augurandovi di poter presto coronare il vostro sogno di diventare genitori, l’abbraccio a distanza e rimango a disposizione.

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