Agnocasto: contrasta l’iperprolattinemia indotta da un farmaco?

Dottor Antonello Sannia A cura di Antonello Sannia - Dottore specialista in Endocrinologia Pubblicato il 18/03/2024 Aggiornato il 18/03/2024

L'agnocasto è un arbusto utilizzato in fitoterapia per alcune sue proprietà. Si può provare a impiegarlo sotto forma di estratto per abbassare i livelli della prolattina.

Una domanda di: Barbara
Assumo amisulpride 25 mg da un mese per distimia. Non posso assumere SSRI o triciclici per intolleranza.
Nessun effetto collaterlae tranne iperprolattinemia: 279 il valore. Ho letto che l’agnocasto potrebbe aiutarmi, ma quanto può
abbassare il valore? Sicuramente starei molto male con la cabergolina.
Grazie.

Antonello Sannia
Antonello Sannia

Il farmaco amisulpride aumenta notevolmente il livello di prolattina, come riportato anche nel foglietto di accompagnamento del farmaco nell’elenco degli effetti indesiderati. Può provare ad assumere un estratto di agnocasto titolato in agnuside minimo 3% alla dose di circa 70 mg al mattino al risveglio e 70 mg nel tardo pomeriggio, preferibilmente a stomaco vuoto. Dopo 2 mesi di cura provi a rifare il dosaggio della prolattina. Non è possibile comunque indicare di quanto il rimedio potrebbe abbassare i valori della prolattina. Cordiali saluti.

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