Allattamento al seno: quando la mamma è tanto stanca …

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 02/08/2018 Aggiornato il 02/08/2018

Allattare al seno è importante, di più fondamentale ed è incoraggiato fino ai due anni. Tuttavia se il bambino è già grandicello e la mamma è molto stanca, nulla vieta di passare al latte vaccino.

Una domanda di: Enxhi
Sonno una mama di un bimbo di 17 mesi e lo sto
ancora allattando. Voglio smettere perché non ce la faccio più, sono stanca
e sto perdendo il capelli molto ma il problema è che lui si sveglia spesso
durante la notte, io gli do dell’acqua, lui la beve però poi non dorme, vuole
stare al seno. Che cosa mi consiglia per favore? E questa stanchezza è legata
al fatto che sto ancora allattando o no? Perché per un periodo ho avuto il
ferro basso, adesso vanno bene i valore ma la stanchezza da cosa viene
secondo lei ? Grazie.

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma, non è detto che la stanchezza dipenda dal latte così come la perdita di capelli o il ferro basso, che peraltro è tornato normale.
L’affaticamento è più facilmente dovuto al contesto generale: crescere un bambino è faticosa, specialmente dal momento in cui inizia a camminare e quindi l’attenzione si deve centuplicare. Le giornate possono essere molto lunghe da affrontare e allo stesso tempo davvero impegnative dal punto di vista emotivo, io comprendo benissimo il suo stato d’animo e credo che lei abbia bisogno di sentirsi più aiutata. Se l’allattamento significa tanti risvegli notturni, tanto affaticamento complessivo, se si trasforma cioè in una fonte di stress nulla vieta di interromperlo, soprattutto se il bambino ha già 17 mesi, come nel suo caso. E’ importante infatti valutare sempre il rapporto tra rischi e benefici: in questo caso la sua stanchezza ci fa pensare che per il bambino la cosa migliore è non avere una mamma “che non ce la fa più”. Aggiungo anche che all’età del suo bambino l’assunzione di latte di mamma è in genere minima: la richiesta di attaccarsi al seno è espressione più che di appetito di desiderio di coccole e di attenzioni Posto tutto questo, le suggerisco comunque di parlarne anche con il suo pediatra. Tanti cari saluti, mi scriva ancora se lo desidera.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Pancione e traumi: quando preoccuparsi?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza, in seguito a un infortunio la verifica che tutto sta procedendo al meglio è una pancia sempre bella morbida e soffice. Qualora la pancia dovesse indurirsi ed essere molto tesa oppure dovessero comparire dolori simili a quelli del ciclo mestruale, potremmo essere di fronte a contrazioni...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti