Amenorrea dopo un’isteroscopia operativa

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 09/03/2022 Aggiornato il 09/03/2022

Dopo l'impiego del farmaco Enantone è possibile andare incontro a un'amenorrea che, comunque, potrebbe risolversi in un lasso di tempo non troppo lungo.

Una domanda di: Arezia
Buongiorno gentilissima dottoressa, mi sta molto a cuore chiederle quanto

segue: all’inizio di gennaio sono stata in sala operatoria perché avevo

in programma una isteroscopia operativa per rendere il mio utero più

accogliente per una eventuale seconda gravidanza, sta di fatto che il mioma

non era visibile nonostante avessi preso Primolut Nor per un mese, e perciò

mi fu fatta una singola iniezione di Enantone per assotigliare lo spessore

del rivestimento uterino.

La mia preoccupazione attuale è che dopo più di due mesi non mi è ancora

tornato il ciclo mestruale, e siccome ho da poco compiuto 42 anni mi chiedo

cosa devo fare, se aspettare o se è il caso di aiutare il mio corpo in

qualche modo a riprendere la funzione ovulatoria che purtroppo era stata

bloccata dal farmac. Mi auguro potrete rassicurarmi con la vostra

risposta. Vi ringrazio e saluto.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, mi ha posto una domanda complessa!
Io son del parere che sia solo questione di tempo e che tra non molto le tornerà il ciclo mestruale.
Bisogna tener presente che l’Enantone, dopo esser stato somministrato, viene rilasciato dal sito di iniezione molto lentamente e che sono rilevabili in circolo tracce del farmaco addirittura a 6 settimane di distanza. Inoltre, siamo nel periodo di passaggio tra inverno e primavera e anche questo cambio climatico normalmente incide in vario modo sulla regolarità del ciclo mestruale.
Eventualmente, si potrebbe pensare di facilitare la normale ripresa dell’ovulazione servendosi di un integratore quale Sinopol o Chirofert (entrambi perfettamente compatibili con la ricerca della gravidanza).
Si tratta di prodotti contenenti Inositolo, una sostanza preziosa a vari livelli per il corretto funzionamento ovarico ed anche metabolico.
A proposito di metabolismo, non ho idea del suo peso corporeo, della sua dieta, della eventuale predisposizione all’insulino-resistenza.
Tuttavia sappiamo ormai bene che lo stress è un antagonista acerrimo della fertilità mediante l’ormone cortisolo che è anche capace di abbassare le nostre difese immunitarie.
La dieta sana e un corretto esercizio fisico, così come la respirazione profonda, sono tutti alleati preziosi del benessere e della salute, anche a livello riproduttivo.
Mi perdoni se non mi dilungo su questi temi ma è solo per farle intravvedere che sarebbe davvero utile che un medico ginecologo la valutasse raccogliendo bene l’anamnesi personale e magari anche familiare, così da inquadrare meglio questo mancato ritorno del suo ciclo mestruale.
Mi permetto di segnalarle una strada interessante dal punto di vista medico, chiamata Naprotecnology.
Si tratta di una disciplina che si prefigge di mettere a servizio della coppia che desidera concepire un figlio, tutti gli strumenti perché ciò possa avvenire in modo naturale, approfondendo le cause di infertilità sia maschile che femminile e, dove possibile, rimuovendo l’ostacolo.
La ritengo più interessante rispetto alla procreazione medicalmente assistita (cui facilmente si ricorre in pazienti della sua età e a volte anche più giovani) in quanto quest’ultima comporta dei rischi in termini di salute sia materna che del nascituro, tralasciando il carico sia in termini economici che psicologici per la coppia.
Spero di esserle stata di aiuto, mi tenga aggiornata se lo desidera, cordialmente.

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