Amenorrea in una ragazza di 27 anni: può dipendere dal contraccettivo di emergenza?

Professor Gianni Bona A cura di Gianni Bona - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 17/01/2023 Aggiornato il 17/01/2023

Per i due mesi successi all'assunzione della "pillola del giorno dopo" è possibile che si verifichino irrregolarità mestruali, ma dopo un lungo periodo l'assenza delle mestruazioni (amenorrea) è quasi di certo dovuta ad altro.

Una domanda di: Anna
Ho 27 anni non ho mai avuto particolari problemi mestruali. Quest’estate verso maggio le mie mestruazioni sono iniziate ad essere molto ravvicinate circa ogni 13-15 giorni e più brevi. Per poi ad agosto interrompersi definitivamente. Quel mese c’è da dire che ho assunto la pillola del giorno dopo a causa di un rapporto dove si era rotto il preservativo. Da allora ho avuto inizialmente un po’ di spotting ma poi il ginecologo mi ha detto che era tutto pulito non c’era presenza di visto ma che le mie ovaie erano addormentate, ho fatto 2 fiale di prontogest ma nulla ho effettuato analisi tiroidee, prolattina ed i risultati sono buoni, soltanto un po’ di ipotiroidismo ma che mi hanno detto non è il motivo. Pensa che la pillola possa essere stata la causa oppure il fatto che ero molto spaventata nel prenderla ha causato un effetto stressante in me tanto da causarmi un’amenorrea così prolungata? La ringrazio tanto in anticipo.

Gianni Bona
Gianni Bona

Gentile Anna, in quanto scrive, manca un’informazione di estrema importanza: qual è il suo peso? Perché vede, se fosse in sovrappeso avremmo già trovato la spiegazione sia per la sua amenorrea (mancanza delle mestruazioni) sia per quello che lei chiama “un po’ di ipotiroidismo”. In realtà questa definizione impropria vuole probabilmente alludere a un lieve aumento del TSH, l’ormone secreto dall’ipofisi (ghiandola posta al centro della testa) che stimola la tiroide a produrre la tiroxina (T4). Si parla di aumento lieve del TSH quando il suo valore è superiore a quello desiderabile di riferimento, ma non va oltre 10. Questa condizione viene definita “ipotiroidismo subclinico” e, in assenza di particolari cause dimostrate, non richiede una cura specifica. Tornando al sovrappeso, che io ipotizzo sia il suo problema per poterle dare una risposta, da solo è sufficiente per interferire in modo negativo sull’attività delle ovaie, da cui dipende la regolarità del ciclo mensile e la conseguente comparsa delle mestruazioni. L’altra ipotesi è che la sua amenorrea dipenda da un’eccessiva magrezza (ovvero dal problema conttrario) dovuta a un’intensa attività sportiva. Esagerata magrezza e obesità sono entrambe condizioni che ostacolano il funzionamento delle ovaie: il peso corporeo, in più o in meno rispetto a quello ideale, è un fattore estremamente importante per supportare le ovaie nel loro delicato compito. Per quanto riguarda la contraccezione d’emergenza (“pillola del giorno dopo”) in effetti può provocare nel mese successivo alla sua assunzione (o al massimo nei due mesi successivi) ritardi o anticipi nella comparsa delle mestruazioni, ma direi che dopo sei mesi la sua amenorrea non possa essere riconducibile a questo. Escluso inoltre che sia in qualche modo dovuta allo stress. Infine, non mi riferisce sulla base di quale diagnosi le è stato prescritto il Prontogest: ha forse effettuato un esame per il dosaggio del progesterone da cui è emersa una carenza specifica? E qual è l’ipotesi del suo ginecologo rispetto all’amenorrea? Purtroppo rispondere a una domanda come la sua (perché l’amenorrea?) senza possedere le informazioni necessarie obbliga a parlare più che altro a titolo generale. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti