Amitriptilina: si può prendere fino al parto e poi in allattamento?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 12/07/2022 Aggiornato il 12/07/2022

Ci sono antidepressivi, tra cui l'amitriptilina, che non è necessario sospendere né in prossimità del parto né in allattamento. In ogni caso, qualunque diminuzione di dose o cessazione della terapia vanno discusse con lo specialista che ha prescritto il farmaco. Vietato (perché pericoloso) il fai-da-te.

Una domanda di: Mariarosa
Da quando, a gennaio, ho scoperto di essere incinta prendo il Laroxyl che è stato aumentato subito a 3 compresse da 25 al giorno. Ora sono al settimo mese: secondo lei devo ridurlo al momento del parto e poi con l’allattamento si sospende? La ringrazio.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Buongiorno signora, non mi ha precisato il motivo per cui deve assumere Laroxyl ma immagino si tratti di un disturbo depressivo. In teoria esistono anche altri antidepressivi compatibili con la gravidanza ma dato che il suo Curante psichiatra le ha indicato questa cura, deduco che fosse la più adeguata alla sua situazione particolare. Rispetto alla sua domanda le posso confermare che no, non è necessario ridurlo e arrivare a sospenderlo in vista del parto in quanto è per fortuna perfettamente compatibile anche con l’allattamento al seno (le allego il link di un database spagnolo in lingua inglese da cui si evince che l’amitriptilina (principio attivo del Laroxyl) è escreta nel latte in un quantitativo così limitato, da non essere nemmeno dosabile in circolo sul lattante esposto attraverso il latte al medicinale assunto dalla madre. https://e-lactancia.org/breastfeeding/amitriptyline/product/ Questo è un dato rilevante ma ce n’è anche un altro che mi sembra utile considerare. La terapia con Amitriptilina può causare galattorrea ossia produzione di latte anche in chi non stia allattando al seno…quindi potrebbe essere perfino di sostegno all’allattamento! Mi sento infine di dirle che il parto è un momento piuttosto impegnativo anche per via delle oscillazioni ormonali e umorali…meglio essere un po’ sostenute da una terapia farmacologica che le serva da paracadute, non crede? Se poi, come le auguro, l’allattamento procedesse a gonfie vele e lei ritrovasse presto il ritmo sonno veglia, si può anche decidere con il Curante di scalare gradualmente la sua terapia e vedere come sta…ma non ha senso farlo prima del parto: ora al suo bimbo ci pensa madre Natura, dopo il parto toccherà a lei h 24 (beh, il papà, nonni e zii che diano il cambio non li disdegna nessuno, per carità!). Vedrà che sarà un’avventura meravigliosa, la più grande della sua vita. La cosa importante è essere consapevoli del proprio limite e avere la “faccia tosta” di chiedere un aiuto, come in realtà ha già fatto con me. Spero di averla aiutata e rincuorata, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Gravidanza che non inizia in allattamento, dopo 4 mesi di tentativi: che fare?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Le gravidanze non si avviano premendo un interruttore. Ci possono volere mesi di tentativi prima di iniziarne una, soprattutto se si sta ancora allattando perché se è vero che l'allattamento al seno non assicura la contraccezione, lo è altrettanto che può rendere più difficile concepire.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti