Amoxicillina: può diminuire l’efficacia della pillola?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 24/04/2024 Aggiornato il 24/04/2024

Molti antibiotici ad ampio spettro, tra cui l'amoxicillina, possono interferire sull'azione del contraccettivo ormonale, come indicato dalle case farmaceutiche nei foglietti di accompagnamento.

Una domanda di: Paola
Devo prendere Velamox per 6 giorni (causa influenza), per caso la pillola perde efficacia? Grazie.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora,
per prima cosa, per non rischiare che attraverso queste pagine passi un messaggio sbagliato,voglio specificare che l’antibiotico non si assume in caso di
influenza perché l’influenza è dovuta a virus e l’antibiotico non può nulla contro i virus ma agisce solo contro i batteri. Dunque, credo che l’amoxicillina (Velamox) le sia stata prescritta per un disturbo diverso dall’influenza. Detto questo, nel foglietto di accompagnamento dell’antibiotico che deve assumere sta scritto: “Come anche altri antibiotici ad ampio spettro, Velamox può ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali e di ciò devono essere avvisati i pazienti”. Quindi per tutto il tempo in cui assumerà l’antibiotico dovrà usare anche un contraccettivo di barriera (profilattico): protrarrei la contraccezione aggiuntiva anche per la settimana successiva al termine della cura antibiotica, sempre ovviamente continuando ad assumere la pillola. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti