Ancora positiva al Papilloma virus: perché?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 29/01/2021 Aggiornato il 29/01/2021

Il Papilloma virus non scompare automaticamente dal collo dell'utero dopo l'esecuzione del vaccino: per questo è opportuno tenere sempre sotto controllo la situazione, in primis grazie al pap test.

Una domanda di: Anna
Ho 30 anni e ho due bimbi uno di 2 anni e mezzo e uno di 14 mesi.
Circa 5 anni fa effettuando il pap test ho scoperto di essere positiva al
Papilloma virus e subito dopo ho fatto in vaccino su consiglio del mio
ginecologo. Dopo il vaccino ho ripetuto il pap test che questa volta è
risultato negativo. Qualche mese fa rifacendolo è di nuovo positivo e mi
chiedo come fosse possibile? Tra due giorni farò la colposcopia e ripeterò il
vaccino.
Il fatto delle due gravidanza ravvicinate e dell’allattamento possono aver
influito ad abbassare le mie difese immunitarie e far sì che tornasse il
virus e poi avendo solo rapporti con mio marito ciò vuol dire che anche lui
ce l’ha?
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, immagino lei sia perplessa ma in realtà quello che le sta capitando non è così strano come potrebbe sembrare.
Il vaccino di solito è uno strumento di prevenzione delle malattie infettive e quello per il Papillomavirus non a caso viene proposto in Italia alle ragazze di 11
anni, che ancora si presume non abbiano mai avuto rapporti sessuali (così si trasmette infatti questo virus).
Tuttavia, si è visto che il vaccino può anche essere utile a limitare i danni di questo virus, anche dopo aver contratto l’infezione (si parla di prevenzione
secondaria). Di che danno stiamo parlando? Il Papillomavirus in realtà esiste in più ceppi virali e alcuni sono “specializzati” nel far sviluppare condilomi (ossia
piccole escrescenze di pelle) a livello genitale, altri ceppi purtroppo facilitano l’insorgenza di lesioni del collo dell’utero che nel tempo possono evolvere e
diventare maligne fino al carcinoma della cervice uterina. Va detto che non per forza la lesione progredisce (possono anche regredire, per questo è utile come
nel suo caso sottoporsi alla colposcopia e a pap test più ravvicinati in caso di esito positivo al pap test di screening) e anche che il lasso di tempo per arrivare
dal contagio al carcinoma può arrivare a dieci anni.
La gravidanza potrebbe in effetti essere uno stato in cui l’infezione virale può progredire maggiormente, dato che la sorveglianza del sistema immunitario è meno efficiente, anche se va detto che, in compenso, alcune lesioni sul collo dell’utero possono risentire
positivamente del passaggio del feto attraverso il canale del parto. È importante non dimenticarsi dello screening anche durante la dolce attesa: ad eccezione
del primo trimestre, il pap test e anche la colposcopia possono e devono essere effettuati se necessario.
Altri fattori che facilitano l’evolversi delle lesioni da Papillomavirus sono il fumo e la promiscuità sessuale.
Per quanto riguarda il suo compagno, non è automatico che abbia risentito (cioè che manifesti sintomi) del Papillomavirus in quanto questo virus si comporta in maniera differente nei due sessi e per fortuna nei maschi è meno insidioso che nelle femmine. Eventualmente, potrà discutere con il medico curante se ritenga opportuna una valutazione urologica in caso lei risulti portatrice di infezione da parte di un Papillomavirus ad alto rischio (come si può evidenziare tramite HPV test).
Spero di esserle stata di aiuto, resto a disposizione se desidera, cordialmente.

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