Ancora sulla relazione piastrine-gravidanza

Professor Angelo Michele Carella A cura di Angelo Michele Carella - Dottore specialista in Ematologia Pubblicato il 14/07/2020 Aggiornato il 14/07/2020

La lettura e l'interpretazione degli esami del sangue va lasciata allo specialista, che ha la competenza indispensabile per comprendere se i valori destano o no preoccupazione.

Una domanda di: Valentina
Gentile dottore, grazie mille per la risposta che mi ha dato riguardo la domanda che le avevo fatto sulle piastrine basse in gravidanza. Quello che non mi è chiaro è che io però ho valori normali di piastrine (comunque sempre intorno ai 130) in edta, mentre in citrato e in eparina ce li ho più bassi ( intorno ai 100). So che in caso di piastrine basse in edta ma normali in citrato e in eparina si può parlare di pseudopiastrinopenia, ma nel mio caso, essendo il contrario ( in edta normali e in citrato e in eparina più basse) quale valore devo considerare corretto? Lo chiedo perché lei mi ha parlato di piastrinopenia gestazionale non pericolosa, ma anche di un altro tipo di piastrinopenia che insorge in gravidanza e che può causare problemi di piastrine basse al nascituro e che questa cosa va indagata se si hanno piastrine sotto i 100. Io in edta non ho mai avuto piastrine sotto i 100, ma in citrato e in eparina si, quindi non capisco quale valore tenere buono. Grazie.

Angelo Michele Carella
Angelo Michele Carella

Cara Signora,
a contatto con l’anticoagulante Edta le piastrine possono essere sempre più basse rispetto a quanto accade con il citrato!
Lei è un caso particolare in cui si verifica l’inverso. Comunque le sue piastrine sono in un numero di assoluta tranquillità quindi non deve preoccuparsi. In più, il ginecologo che la sta seguendo e che le prescrive gli esami del sangue ha ben chiari i suoi valori quindi si affidi a lui con fiducia, senza temere per la sua vita e per i suoi figli.
Cari saluti.

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