Anemia in gravidanza: il bambino rischia problemi neurologici?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 08/07/2022 Aggiornato il 08/07/2022

Si può escludere con assoluta sicurezza che un'anemia da carenza di ferro (oltretutto lieve) possa causare deficit neurologici nel feto.

Una domanda di: Mona
Salve, arrivo a rivolgermi anche qui perche sono preoccupata con la speranza che mi risponda. Sono alla seconda gravidanza ho 31 anni e sono in 28 settimane di gravidanza, vomito quasi ogni giorno ancora dal primo giorno della gravidanza …questo forse mi ha portato una anemia leggera perche fine adesso nei ultimi 2 messi consecutivi di analisi i valori degli eritociti ( 3.61 rispetto a 4.20-5.20),ematocrito ( 34.5 rispetto a 36-49 ) e emoglobina ( 11.1 rispetto a 12.5-16 ) sono piu bassi da un mese all’altro. MCV (95.6 rispetto a 77-95) Ferritinemia ( 13.6 rispetto a 10-130). Come integratori ho preso 5 mesi il DAV Ha poi DAV normale per contrazioni del utero insieme all’ alcido folico fine al 5° mese di gravidanza, poi non più acido folico. Su consiglio della dottoressa prendo magnesio e potassio per crampi alle gambe (1o 2 bustine al giorno) e devo iniziare a prindere il Natalben supra a Base di ferro, vit grupo b etc. La mia preoccupazione è legata al fatto che tanto tutta la gravidanza ho solo preso l’acido folico fine al 5 mese poi da 2 mesi în poi fine adesso niente …poi con il fatto che non posso mangiare quasi niente per il vomito il mio bambino rischia di avere minimo ritardi mentali o altre anomalie che non voglio nemmeno immaginare. All’ecografia morfologica era tutto bene, nella norma per l’età gestazionale, solo avevo la pancia un po’ dura. Per i crampi magnesio e potassio aiutano un po’. Però l’anemia mi è venuta dopo l’ecografia. Che devo fare per sapere se tutto va bene con il bambino o se gli è successo qualcosa? Oppure come potrei prevenire da adesso în poi eventuali problemi? Che analisi fare? E che cure? Grazie mille.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, colgo una grande preoccupazione nella sua lettera e desidero risponderle celermente per chiarire alcuni fatti.
Lei mi scrive: “vomito quasi ogni giorno ancora dal primo giorno della gravidanza” e questo in una seconda gravidanza a 28 settimane mi sembra il dato veramente più atipico, meritevole di ulteriori indagini (ad esempio un prelievo venoso per TSH riflesso per indagare la funzionalità tiroidea e se questa fosse nella norma, un breath test per escludere la presenza di Helicobacter pylori nello stomaco. Per inciso, la terapia eradicante per Helicobacter si può effettuare anche in gravidanza).
Detto questo, vengo alle domande che mi ha posto e che immagino la preoccupino particolarmente.
Inizio a dirle che l’anemia in gravidanza è qualcosa di assolutamente previsto e in un certo senso inevitabile, dato che il sangue si deve per così dire annacquare, di modo che al parto le perdite di globuli rossi saranno di sicuro minori del previsto (nulla accade a caso in Natura!)
Inoltre, sappiamo che in gravidanza i depositi di ferro (di cui la ferritina è un indicatore) si devono per così dire azzerare in quanto le scorte materne di ferro vengono messe a disposizione del nascituro per fare i suoi globuli rossi, oltre che per continuare a produrre quelli della madre. Quindi il dato della ferritina va interpretato tenendo conto di questa dinamica particolare della gravidanza.
Sicuramente un parametro utile a valutare l’anemia materna è l’emoglobina e nel suo caso direi che ha senso prevedere una integrazione con Natalben supra e, se tra un mese l’emoglobina fosse ulteriormente scesa, varrebbe la pena di assumere proprio delle compresse di ferro (ad esempio Ferrograd oppure Tardyfer che hanno il vantaggio di essere mutuabili ossia prescrivibili su ricetta rossa dal medico curante).
Nel mentre, le consiglio di prevedere nella sua dieta quotidiana un cibo ricco di ferro scegliendo a piacere tra carne, pesce e legumi (piselli, ceci, fagioli, lenticchie). Tra l’altro in base alle analisi lei risulta anche immune alla Toxoplasmosi quindi può concedersi anche i salumi sia cotti che crudi e questo in estate direi che facilita la scelta dal punto di vista alimentare e organizzativo (avendo già dei figli immagino abbia poco tempo da dedicare alla cucina).
C’è il problema del vomito ma attenzione: anche il digiuno prolungato accentua la nausea. E’ quindi cruciale che lei tenti di assumere piccole porzioni di cibo (non un vero e proprio pasto) e anche di bere a piccoli sorsi i liquidi, in modo da non avere mai lo stomaco troppo pieno ma nemmeno troppo vuoto. Si faccia ispirare dalle famose “voglie” per nutrirsi. Magari ha voglia di gelato, cocacola o altre cose più semplici (magari la carna e il pesce ancora la nauseano: provi a vedere se vale anche se sono freddi)…piuttosto che non bere affatto o rimanere digiuna, pazienza se beve bevande zuccherate (solitamente da evitare con cura in gravidanza)!
Detto questo, arrivo al dubbio che di sicuro la tormenta maggiormente ossia la possibilità che il suo stato di anemia possa condizionare un ritardo mentale nel suo bambino. Grazie al Cielo no, nella maniera più assoluta. Sia perché la sua anemia non è così grave, sia perché non basta l’anemia materna per causare danni neurologici al bimbo: occorre che vada incontro ad ipossia e questa non si verifica se non in situazioni estreme anche per la madre. Il fatto però che lei abbia così spesso contrazioni uterine e crampi muscolari mi fa pensare che forse debba cercare di risparmiarsi un pochino di fatica, se possibile. Magari ha un bimbo ancora piccolo e questo implica non riuscire a stare a lungo seduta durante il giorno. Eviti di sollevarlo di peso e cerchi di prenderlo in braccio da seduta. Se fa ancora il riposino, approfitti anche lei per distendersi e riposarsi un poco: vedrà che la sua pancia sarà più morbida.
Spero di averle dato un po’ di fiducia che andrà tutto per il meglio…come mi piace ripetere “il bimbo sta bene se sta bene la mamma” e nello stare bene c’è anche la serenità dello spirito, oltre che la salute del fisico. Mi permetto di darle un paio di consigli in questo senso: limitare al minimo l’esposizione ai telegiornali (meglio informarsi attraverso canali diversi: radio o riviste) e condividere con il suo piccolo le sue paure/ansie, parlandogli ad alta voce…loro ci ascoltano anche dalla pancia e “sanno” molto di più di quanto crediamo.
La saluto e rimango a disposizione se desidera, cordialmente

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