Ansia e angoscia in allattamento: cosa si può fare?

Dottoressa Angela Raimo A cura di Angela Raimo - Dottoressa specialista in Psichiatria Pubblicato il 29/04/2024 Aggiornato il 29/04/2024

Se il bambino è già svezzato e quindi le poppate al seno sono poco numerose, per controllare l'ansia si può assumere la valeriana o, in alternativa, la melissa. sarebbe inoltre importante imparare e attuare una tecnica di rilassamento.

Una domanda di: Meggy
Sono una ragazza di 29 anni, mamma di una bambina di 3 anni e di un’altra di 8 mesi che ancora allatto. A seguito di accertamenti fatti da mio padre di 65 anni che si è ritrovato con una massa nel colon e un’altra di 5 cm nel polmone con alcuni noduli di 1 e 2 cm (deve ancora fare visita oncologica) abbiamo visto solo i risultati della TC, sono molto preoccupata in quanto a parte sintomi tipo dolori alla pancia non aveva nulla che potesse ricondurre ai polmoni e mio nonno che però era un accanito fumatore è morto proprio di cancro ai polmoni a 77 anni. Sto vivendo in uno stato di ansia la sera dormo poco e sono angosciata e nervosa… questo non è il massimo e vorrei non far pesare questa situazione alle mie bimbe per cui esiste qualcosa che può aiutarmi e che può essere compatibile con l’allattamento? Magari qualcosa che può aiutare anche la mia mamma di 69 anni in questo momento difficile che già soffre di depressione ma malgrado questo cerca sempre di essere forte e attiva…

Angela Raimo
Angela Raimo

Cara Meggy,
prima di tutto voglio dirle che mi dispiace tanto per il brutto momento che sta vivendo e che credo lei sia proprio una mamma attenta, visto che si preoccupa più che per sé, per il suo dolore, per le sue bambine, temendo che il suo stato d’animo possa riflettersi negativamente su di loro. Si può aiutare, se ne sente il bisogno, con la valeriana che può assumere senza rischi in quanto la sua bambina è già grandicella quindi di sicuro non si nutre solo con il suo latte ma è già completamente svezzata. Immagino che le poppate al seno si siano ridotte molto, dico bene? In alternativa, può provare la melissa. Potrebbe anche servirle imparare una tecnica di rilassamento, utile per evitare che i pensieri poco piacevoli diventino invasivi e anche fare yoga (compatibilmente con i suoi impegni di mamma di due bimbe piccole). Per quanto riguarda sua madre, se ha una depressione diagnosticata deve certamente curarsi, ma non posso essere io “da remoto”, senza alcuna informazione, a fare prescrizioni di farmaci: in casi come il suo è lo psichiatra curante che deve stabilire la strategia terapeutica da seguire. Le faccio tantissimi auguri per tutto, in particolare per il suo papà.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti