Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 02/09/2024 Aggiornato il 23/09/2024

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre in avanti.

Una domanda di: Claudia
Salve buongiorno, sono all’8° mese in attesa di gemelli con due diverse 2 placente. Da 4 giorni all’improvviso mi sonon iniziati forti attacchi di panico: non vivo più. Mi faranno il cesareo tra 1 mese. Io mi sento paralizzata. Lo psichiatra mi ha dato lo Xanax: io prendo l’Entact da una vita ma non mi sta aiutanto, in più mi vengono crisi di pianto. Ho paura di non farcela.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Cara signora, mi dispiace davvero per la sua condizione emotiva e, mi creda, vorrei aiutarla ma da remoto mi è impossibile darle un parere. Quello che posso fare è darle qualche informazione generale, rimandando però al suo ginecologo curante ogni decisione. In primo luogo, in simili casi lo psichiatra dovrebbe agire in accordo con il ginecologo per quanto riguarda la prescrizione degli psicofarmaci: l’ideale sarebbe metterli in contatto. Le benzodiazepine, che sono il principo attivo contenuto nello Xanax, non dovrebbero essere usate dal secondo trimestre di gravidanza in avanti perché tendono a dare dipendenza sia alla mamma sia al nascituro, che potrebbe quindi dopo la nascita andare incontro a una crisi di astinenza (comunque per fortuna risolvibile). Posto questo, indubbiamente il disturbo d’ansia e gli attacchi di panico devono essere curati: gli psicofarmaci compatibili con la gravidanza e l’allattamento sono quelli della famiglia famiglia degli SSRI (come Paroxetina, Sertralina o Citalopram) oppure la Venlafaxina. Ricordo che alla sospensione delle benzodiazepine potrebbero verificarsi crisi di astinenza per qualche giorno. In quest’arco di tempo che può essere difficile da affrontare in gravidanza si può assumere la Quetiapina (disponibile in compresse da 25 mg) che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine senza indurre dipendenza farmacologica. La Quetiapina è sicura in gravidanza/allattamento fino ad un dosaggio di 100 mg al giorno che corrispondono a 4 compresse al giorno. Per controllare gli attacchi di panico è di grande aiuto la respirazione lenta e profonda, così come può servire attuare una tecnica di rilassamento. Voglio sottolineare che comprendo il suo stato d’animo che non è infrequente nelle donne che attendono due gemelli. Sono però sicuro che quando abbraccerà i suoi piccini tutto diventerà molto più semplice di quanto la sua immaginazione oggi le fa temere. Mi tenga aggiornato. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Secrezioni vaginali abbondanti a sei mesi dal parto: cosa segnalano?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La comparsa di perdite trasparenti, prive di odore e non associate a particolari sintomi potrebbe essere espressione della ripresa dell'attività ovarica. Ma per avere la certezza che non si tratti di altro è meglio effettuare un controllo.   »

Gemelli: perché sono diversi?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Se i gemelli sono dizigoti è normale che abbiano un aspetto differente, anche per quanto riguarda il colore di occhi e capelli. Questo perché, a differenza dei gemelli monozigoti, non condividono un identico patrimonio genetico.   »

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Fai la tua domanda agli specialisti