Antibiotico contro l’Ureaplasma in gravidanza

Professoressa Anna Maria Marconi A cura di Anna Maria Marconi - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 27/03/2021 Aggiornato il 14/03/2022

La cura "a tappeto" contro l'Ureaplasma trova contrari molti autori, tuttavia se il curante la prescrive avrà le sue buone ragioni.

Una domanda di: Lidiya
Volevo un’ informazione. Sono alla decima settimana di gravidanza e ho fatto dei tamponi vaginale. Il risultato è positivo per l’ureaplasma urealyticum >= 100.000, il ph vaginale è 6 e esterasi leucocitaria nelle urine 25. La mia ginecologa mi ha dato lo Zitromax 500mg per 6 giorni in più ovuli di Meclon per sei giorni: volevo sapere se il dosaggio non è troppo alto e per troppo tempo e se non posso aspettare ad arrivare a 14a settimana per prendere l’antibiotico. Grazie mille.

Anna Maria Marconi
Anna Maria Marconi

Gentile signora, non c’è alcuna certezza che l’infezione isolata da Ureaplasma abbia un effetto negativo sulla gravidanza. L’Ureaplasma è un microorganismo normalmente presente nella flora vaginale ed il suo trattamento a tappeto trova contrari molti autori. Il dosaggio prescritto non è comunque troppo alto. Per quanto riguarda il trattamento, se farlo subito o tra qualche settimana, dipende anche dalla sua storia ostetrica e dai suoi sintomi che la sua ginecologa conosce certamente meglio di me. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti