Area anecogena nel cervello del feto: cosa può essere?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 01/02/2024 Aggiornato il 01/02/2024

Con la locuzione area anecogena si definisce un'area di vuoto acustico, cioè che non genera eco quando viene colpita dagli ultrasuoni (succede se nella zona è presente del liquido). Quando viene riscontrata nel cervello del feto potrebbe segnalare un'anomalia che, se si desidera accertare, richiede altre indagini.

Una domanda di: Simone
Mia moglie è alla 11^ settimana + 2 giorni di gravidanza ed ha 30 anni. Ieri siamo stati dalla ginecologa e ci ha detto che il bambino ha una area
anecogena al cervello, volevo sapere qualcosa in più perche ci ha detto che dobbiamo fare la translucenza …

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Buongiorno, immagino lo spaesamento nel sentire che potrebbe esserci qualche anomalia a livello cerebrale in vostro figlio.
Vorrei essere presente al vostro fianco per provare a rassicurarvi, non solo come medico ma anche come mamma di tanti figli (compresa una con disabilità). Allora…l’esame della traslucenza nucale ci può in effetti aiutare a capire se rispetto alla giovane età di sua moglie, la probabilità di una malattia a carico dei cromosomi (in particolare 21, 13 e 18) sia aumentata oppure no.
Chiaramente, non è un esame obbligatorio: potete decidere come coppia di non sottoporvi a nessuna indagine di diagnosi prenatale e limitarvi alle ecografie di routine.
Aggiungo che di solito chi sceglie la traslucenza nucale, completa questo esame con un prelievo chiamato bitest che rende ancora più sensibile e preciso il risultato finale (che consiste sempre in una stima probabilistica, ossia si delinea un rischio basso, intermedio o alto di malattia dei cromosomi nel feto a seconda che il rischio calcolato sia minore di 1:1000, compreso tra 1:250 e 1:1000 e maggiore di 1:250 rispettivamente). Detto questo, è possibile che vi venga proposto anche un ulteriore esame non invasivo chiamato NIPT (Non Invasive Prenatal Test) che va a cercare il DNA fetale su sangue materno e quindi con un ulteriore prelievo di sangue materno si cercherà la presenza di copie in più dei cromosomi 21, 13 e 18 e di copie in più o in meno dei cromosomi sessuali X e Y. Alla luce di questi due esami o della sola traslucenza nucale abbinata al prelievo denominato bitest, si potrà capire se effettivamente occorrono ulteriori indagini per arrivare ad una diagnosi. Se posso permettermi, direi di non lasciarvi impressionare in caso dovesse arrivare una diagnosi di malattia: questo piccino sarà sempre e comunque molto più prezioso di tutte le etichette che noi medici potremo eventualmente appioppargli.
Inoltre, la medicina sta facendo progressi da gigante anche nel trattamento precoce (nel senso di intrauterino!) delle persone con diagnosi di trisomia 21, pertanto anche la prognosi di questa malattia che non è ancora guaribile, risulta comunque migliore rispetto al passato. Spero di avervi risposto, resto comunque a disposizione in caso di necessità per eventuali ulteriori chiarimenti, un forte abbraccio a lei e alla moglie!

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti